Grand-Am corteggia il DTM

La 24 Ore di Daytona riscuote sempre un grande successo in termini di iscrizioni. Per il resto della stagione le griglie di partenza appaiono meno estese. L’esperienza tedesca può aiutare a porre rimedio a tutto ciò?

pubblicato 31/01/2012 à 09:20

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Grand-Am corteggia il DTM

Una volta mandati via i bastardi di Daytona, la Grand-Am dovrà nuovamente fare i conti con la vita quotidiana americana. E il futuro appare molto incerto. Dei quattordici DP (Daytona Prototipi) presenti lo scorso fine settimana, un terzo tornerà ai box per almeno dodici mesi. Abbastanza per ritrovarsi con un campo scarno, già dalla gara successiva, a Birmingham (Alabama), il 31 marzo. Le ragioni sono due: la crisi economica, ma anche le aspettative di alcuni concorrenti nei confronti delle nuove auto. Prima di precipitarsi con un biglietto da 450 dollari per Riley, Corvette o altrove, diversi piloti volevano farsi un'idea del loro potenziale.

En GT, l?abondance de biens ne pose en revanche aucun problème. Mais les pilotes européens qui roulent chez Porsche ou Ferrari troverà il WEC o io?OLMI impoverendo ulteriormente il livello della competizione, senza insultare Andy Lally, Spencer Pumpelly o Andrew Davies. Da qui l'impegno degli organi direttivi per incrementare il numero degli incontri congiunti con l' Nascar, come previsto a Indianapolis, il fine settimana del 29 luglio. Ed è nella speranza di uscire dall'anonimato che sono in corso le discussioni con il DTM al fine di creare una serie nordamericana di questo campionato come inaugurazione del Grand-Am. Ma qui siamo nel regno dei sogni.

Trovate nel numero di AUTOhebdo in edicola domani, il resoconto di 10 pagine della 24 Ore di Daytona, a cura del nostro inviato speciale dalla Florida.

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