La Toyota raddoppia a Spa

Toyota Gazoo Racing e Porsche hanno vinto una gara interrotta dalla pioggia e dalla safety car.

pubblicato 15/08/2020 à 19:42

Pierre Nappa

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La Toyota raddoppia a Spa

Lanciato dietro una safety car che è rientrata in pista per tre volte (uscita delAston Martin n°98, acquazzone e uscita violenta dalla pistaAlpine A470 n°36 – Signatech Alpine di Thomas Laurent), non è mancata l'azione durante l'edizione 2020 di 6 ore di Spa-Francorchamps, terzultimo round del WEC 2019-2020.

Ci dispiace solo che la Rebellion R13 numero 1 sia stata molto carente di ritmo all'inizio della gara, trovandosi addirittura davanti alla Enso CLM P1/01-Gibson numero 4 di ByKolles Racing e alla più veloce delle LM P2. Un errore che la vedrà addirittura concedere una svolta ad entrambe Toyota TS050 Hybrid, quindi libero da ogni minaccia.

Tra i due è stata la tecnica a fare la differenza. Il motore del n. 8 è stato, in diverse occasioni, posto in modalità di protezione automatica. Un problema che necessita ancora di chiarimenti.

E anche se l'ultima interruzione di gara ha permesso il tris Boom-Nakajima-Hartley al rientro sull'ala della vettura gemella, la Toyota ha preso l'abitudine di congelare le posizioni al termine dell'ultimo giro di rifornimento.

Il trio Conway-Kobayashi-Lopez sigla quindi la sua terza vittoria stagionale e consolida il primato nella classifica generale. Il podio è infine completato dalla Rebellion di Menezes-Nato-Senna, che concede ancora un giro ai rivali giapponesi.

In LM P2, United Autosports ha, ancora una volta, dettato legge. Filipe Albuquerque, Phil Hanson e Paul di Resta portato a termine una gara senza preoccupazioni. Se credessimo per un po'Alpine A470 n°36 capace di mettere in discussione la sua supremazia, Thomas Laurent ha perso il controllo della sua cavalcatura a poco più di un'ora dal traguardo mentre cercava di prendere il vantaggio su Frits van Eerd.

Quest'ultimo, supportato da Giedo van der Garde e Job van Uitert, che ha permesso al suo datore di lavoro Racing Team Nederland di finire terzo proprio dietro al Cool Racing Oreca n. 42. La scuderia svizzera e l'associazione Coigny-BorgaLapierre può andarsene con la sensazione di aver compiuto un dovere, essendo Coigny il miglior finalizzatore di bronzo.

En GTE Pro, Ferrari dava, sotto la pioggia, l'impressione di poter combattere Porsche e Aston Martin. Ma una volta asciugata la pista gli italiani non hanno potuto più fare nulla.

La vittoria alla fine va a la Porsche 911 RSR n. 92. Michael Christensen e Kevin Estre precedono il traguardo delle due Aston Martin Vantage AMR, la n.95 di Sorensen-Thiim davanti alla n.97 di Lynn-Martin.

AF Corse si consola con la vittoria in GTE Am della Ferrari 488 GTE Evo n. 83 di Perrodo-Collard-Nielsen, già arrivato in Belgio in testa al campionato. Seguono la Porsche 911 RSR n. 77 della Dempsey-Proton Racing guidata da Ried-Pera-Campbell e l'Aston Martin Vantage AMR n. 90 della TF Sport guidata da Eastwood-Yoluc-Adam.

Il prossimo round del WEC 2019-2020 è previsto per il 19 e 20 settembre. E questi sono i 24 ore di Le Mans.

 

 

Scoprite il resoconto completo e l'analisi della 6 Ore di Spa-Francorchamps, realizzati dal nostro inviato speciale nelle Ardenne, nel numero 2274 di AUTOhebdo, disponibile da lunedì sera in versione digitale e da mercoledì in edicola.

 

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