Buret e Gachet scoprono il circuito di Le Mans

Il pilota principale della Ligier JS P2 n. 23 Timothé Buret e il pilota di riserva Simon Gachet hanno scoperto il leggendario circuito della 24 Ore di Le Mans durante la mattinata del Test Day.

pubblicato 05/06/2016 à 14:46

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Buret e Gachet scoprono il circuito di Le Mans

Come previsto dal regolamento, dovevano completare un minimo di 10 giri, condizione obbligatoria per i piloti che non hanno mai partecipato alla 24 ore di Le Mans.
 
Olivier Panis – Direttore della squadra: “Sono soddisfatto del lavoro svolto questa mattina dai due esordienti della squadra. Timothé Buret ha completato con successo il suo battesimo del fuoco su un circuito così impressionante per un principiante come lui. Si è messo “in partita” abbastanza velocemente, il che lascia presagire un buon margine di progresso per il futuro. Quanto a Simon Gachet, che aveva guidato pochissimo con la Ligier JS P2, ha svolto il lavoro richiesto e ha dimostrato la sua capacità di adattarsi a questo monumento che è il circuito della 24 Ore di Le Mans. »

Timothé Buret – Pilota Ligier JS P2: “È un circuito a cui mi sono avvicinato con grande piacere e vista la lunghezza del circuito abbiamo tempo per apprezzarlo visto che il circuito è lungo! Sono salito in macchina con quasi una sensazione di “déjà vu” perché Renaud Derlot, Olivier Panis e il mio ingegnere mi avevano preparato in anticipo per i miei primi giri. Con Paul-Loup Chatin che ha padroneggiato questo esercizio, non solo mi hanno dato informazioni tecniche e sportive, ma mi hanno anche permesso di essere in uno stato d'animo positivo per concentrarmi sull'orientamento durante questo primo stint di 14 giri. Prima di iniziare la sessione pomeridiana lavorerò sulle modifiche da apportare per ottimizzare al meglio la mia seconda sessione di guida. »
 
Simon Gachet – Pilota di riserva – Ligier JS P2: “Per me è una doppia scoperta, ho dovuto imparare a conoscere il circuito e la macchina avendo fatto solo otto giri brevi nei test a Monza la settimana scorsa. Sono rimasto molto colpito dalla velocità su questo circuito rispetto a qualsiasi cosa avessi mai sperimentato prima. Ho avuto un po' di difficoltà a prendere il ritmo, a prendermi il tempo per orientarmi, i punti di accelerazione... per iniziare finalmente ad acclimatarmi dopo cinque giri. Avevo registrato molte informazioni trasmesse dalla squadra e ho fatto tutto il possibile per mettere insieme il tutto per non commettere errori e restituire la macchina a Fabien che ha continuato. »

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