Questo è un bell'annuncio quello che il Team WRT ha appena fatto. Come è nata questa idea un po’ folle?
La cosa più semplice del mondo: Vincent Vosse mi ha chiamato poco prima del round di Magny-Cours in GT4 France e mi ha fatto questa proposta. È tipico di lui avere questo tipo di idee originali. Ovviamente ho accettato perché per me significa tornare a Le Mans dopo 13 anni di assenza. E' un posto che mi ha dato tantissime soddisfazioni. Non era possibile rifiutare e, visti i miei programmi da team manager, ho poche possibilità di tornare in una macchina da corsa e in un team come WRT con un pilota di tale notorietà (Valentino Rossi. Nota dell'editore). Dovevo ancora chiedere il permesso Mercedes, hanno accettato molto gentilmente.
Benvenuto nella squadra, Jérôme Policand 🙌🏼
È fantastico averti come partner di Valentino al Road To Le Mans gareggia il mese prossimo!
Ci vediamo al Circuit de La Sarthe 🇫🇷 #WRT #RoadToLeMans pic.twitter.com/xsMCwUGqYp
— WRT – W Racing Team (@followWRT) 7 Maggio 2023
È certo che con BMW affronterai il nemico giurato della Mercedes!
Ah già, è certo che è addirittura l'avversario numero 1. Con Vincent gareggiamo l'uno contro l'altro da diversi anni attraverso i nostri team, sia nel Blancpain che nel GT World Challenge. Spesso abbiamo lottato per il titolo ai ferri corti. Abbiamo condiviso molte cose e, oltre alla nostra amicizia, c'è un grande rispetto tra noi. E' davvero una bellissima storia.
Qual è l'obiettivo di questa troupe? Aiuta Rossi nel circuito delle 24 ore, esibisciti?
Penso che sarà più Valentino Rossi ad aiutarmi. Quando vediamo il suo livello di prestazioni quest'anno, l'ho notato fin dai suoi primi giri a Bathurst (6° quest'anno, ndr), ha davvero raggiunto un traguardo. Mi ha impressionato in Australia, ma anche durante le sue esperienze a Monza. È davvero al livello dei migliori, penso sinceramente che sarò io a imparare da lui. Perché Vincent ha scelto me, ti chiedi? Glielo chiederai (ride).
Quando ti ascolto parlare di Valentino Rossi, immagino che tu sia uno di quelli che non si stupirebbe di vederlo su una Hypercar nel 2024?
Ricordo quando fece il test Harley Knucklehead 1, al tempo di Schumacher. I suoi tempi erano tutt'altro che ridicoli. La differenza principale per lui sarà la gestione del carico aerodinamico tra quello di una GT3 e quello di una Hypercar. Per un ex pilota MotoGP avendo passato il GT, è qualcosa a cui non è abituato. Rossi ha davvero la possibilità di raggiungere questo obiettivo se continua a lavorare e progredire come sta facendo. Ora i posti sono costosi e solo i migliori hanno accesso all’Hypercar. Lo attende una sfida incredibile.
Passando a un punto più personale, questo ritorno tramite Road to Le Mans è per te di buon auspicio per una nuova partecipazione alla 24 Ore?
La mia ultima partecipazione risale al 2010 e correvo già sulla linea tratteggiata perché avevo sostituito Luc Alphand rimasto ferito in un incidente in moto. Volevo occuparmi della mia attività di gestione del team, ma facendo parte del team di Luc ho potuto sostituirlo in breve tempo. Gli anni sono passati e ho sempre tenuto presente questa promessa di correre nuovamente a Le Mans nonostante i progressi fatti dalla mia squadra. Sfortunatamente, la priorità non c’era più. Quando trascorri quasi 25 fine settimana all'anno dedicati agli altri, non rimane molto tempo per te stesso. Anche solo per mantenersi in forma, so cosa serve per essere competitivi. Se torno è perché sarò pronto a farlo, Le Mans non è una gara da trascurare. Vedrò già a che punto sono tredici anni dopo. C'è un'incognita in termini di prestazioni. La guida e le traiettorie non si dimenticano, ma il ritmo in gara è un'altra cosa. Se questa esperienza mi desse soddisfazione, tornerei volentieri per sbarazzarmi di questa cifra di 13 partecipazioni.
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commenti
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1 Commenti)
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Marie-José Lebeigle
10/06/2023 alle 06:38
Bravo Jérôme, un fan degli anni '90