Nicolas Armindo continua a stupire

Nicolas, eccoti di nuovo in pole, questa volta all'Estoril. Qual è il tuo segreto?

Abbiamo lavorato molto quest'anno, con IMSA Performance Matmut, con Raymond (Narac). Mi ha insegnato molto sulla macchina, perché non conoscevo la RSR. Oggi posso dire che mi trovo veramente a mio agio con questa vettura. Lo dimostra il tempo ottenuto nel terzo turno di prove libere.

Hai battuto anche la LM GTE Pro, è una bella prestazione?

È vero ! Ma non sono scontento di aver guidato più lentamente in qualifica. Questo ci permetterà di evitare di ritrovarci nel mezzo della lotta tra i “professionisti” e di subire un inutile colpo.

Sembri concentrato su questo punto?

E' importante finire la nostra gara. Se riusciremo a vincerla, tanto meglio, ma non è questo l'obiettivo. La cosa più importante è finire la gara e non allentare la pressione. Non voglio ancora pensare al titolo e gongolare. Rimango concentrato sul mio obiettivo, il traguardo perché, se perdiamo la concentrazione, commetteremo degli errori.

Cosa hai imparato in questa stagione, dopo aver vinto il titolo? Porsche Carrera Cup Germania nel 2010?

Che esiste un mondo dopo le gare sprint. Le gare di resistenza sono molto più interessanti. La differenza è enorme. Nella Carrera Cup conta solo la velocità. Nella resistenza, non solo. Bisogna fare appello a molte qualità: condizione fisica, pilotaggio, pensiero, organizzazione, tattica? È eccitante !

Ti sei abituato facilmente a condividere il tuo posto?

Quando fai una corsa sprint, non puoi immaginare di poterlo fare! Ma anche qui la cosa è più interessante. Umanamente è arricchente. Lavoriamo in simbiosi, ci sosteniamo a vicenda. È la forza del collettivo, che mi fa pensare a uno sport di squadra. Adoro questo sport! È appagante.

Hai già qualche idea per il 2012?

Per il momento non lo so. Spero che le persone notino le performance che facciamo e che abbiano bisogno di me?