Riuscirà la Toyota a essere battuta alla 24 Ore di Le Mans del 2023?

Ogni martedì due giornalisti di AUTOhebdo confrontano le loro opinioni contraddittorie sul dibattito caldo del momento. Questa settimana ci chiediamo se la Toyota potrà essere battuta alla prossima 24 Ore di Le Mans?

pubblicato 21/03/2023 à 10:00

Gonzalo Forbes

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Riuscirà la Toyota a essere battuta alla 24 Ore di Le Mans del 2023?

Riuscirà la Toyota a essere battuta alla 24 Ore di Le Mans del 2023? ©DR

I fatti: La nuova era diResistenza s’est ouverte à Sebring le week-end dernier avec les arrivées de constructeurs comme Cadillac mais aussi les retours de Porsche o Ferrari. La concurrence sera dès lors plus féroce pour Toyota, un peu trop seule depuis quelques années. D’où cette interrogation : la marque nippone peut-elle être battue aux prochaines 24 ore di Le Mans ?

Sì, di Dorian Grangier

Sulla carta, è difficile non considerare la Toyota come la favorita per l'edizione del Centenario della 24 Ore di Le Mans (10-11 giugno). Cinque volte vincitore in carica e con undici anni di esperienza nella Sarthe dal suo arrivo WEC, nel 2012, il produttore giapponese ha tutte le carte in regola per conquistare la sesta corona consecutiva. La manifestazione di Sebring (USA) lo scorso fine settimana (doppia clamorosa) non ha fatto altro che rafforzare questa sensazione di invincibilità. Nessuno però è padrone del proprio destino. 

La Toyota potrebbe essere la legittima favorita per la prossima 24 Ore di Le Mans, ma il team giapponese potrebbe fallire quest'estate. La Toyota ha sicuramente vinto le ultime cinque edizioni, ma non ha mai vinto contro un grande costruttore. Prima della sua prima incoronazione nel 2018, l’azienda giapponese ha subito amari e/o frustranti fallimenti quando la concorrenza era agguerrita.

Come reagirà la Toyota alle pressioni degli altri produttori? Di fronte a nomi prestigiosi come Porsche, Ferrari o Cadillac? I demoni del passato possono riemergere? È ancora fresco il ricordo doloroso del 2016 (abbandono all’ultimo giro mentre la Toyota aveva vinto la gara), e non sono stati i cinque successi di Le Mans senza vera concorrenza a chiudere la ferita. La Casa giapponese forse ha tutto da guadagnare l'11 giugno, ma ancora di più da perdere: cosa diremmo se la Toyota non riuscisse a vincere? Che valore avrebbero le 5 corone precedenti indossate alla Sarthe?

Se la macchina Toyota è ben oliata da anni, con una GR010 performante e soprattutto affidabile, il team di Colonia (Germania) correrà il rischio schierando solo due macchine. Da parte sua, Porsche arriverà con un'armata di 4 Hypercar (di cui una privata) e Cadillac ne schiererà 3. Costruttori che avranno tempo per affinare il proprio esemplare prima del via della 24 Ore di Le Mans, proprio come la Ferrari, che sembra essere l'avversario più ostico in vista dei risultati di Sebring. 

Inoltre, le impressionanti prestazioni delle GR010 in Florida possono essere spiegate dall'esperienza di Toyota su questo circuito atipico, a differenza dei suoi concorrenti (eccetto Glickenhaus). In sintesi, la partita è lungi dall'essere decisa in anticipo a Le Mans quest'estate, che dovrebbe riservare la sua parte di sorprese, come accade da 100 anni.

No, da Gonzalo Forbes

Lo scorso giugno, quando la Toyota vinse la sua 5e 24 Ore consecutive di Le Mans, sono stato uno dei primi a dire che per la casa giapponese era suonata la fine dei giochi. A tre mesi dall'edizione del Centenario devo ammettere che la mia posizione è molto diversa.

Con l'arrivo di nuovi costruttori nella principale categoria Endurance, pensavo che la Toyota sarebbe stata scossa durante il round di apertura a Sebring lo scorso fine settimana. La Ferrari mi ha dato speranza mettendo la sua 499P N. 50 in pole position per il suo ritorno alle Sport-Prototipi dopo mezzo secolo di assenza. Con poche speranze visto il via appena iniziato, il clan giapponese ha messo le cose in chiaro con le sue GR010 ai comandi puntando dritto verso l'ennesima doppietta nel WEC.

La Scuderia è stata sicuramente sfortunata ma le altre squadre non hanno resistito ai campioni del mondo in carica. Lo stesso vale per le aziende private Vanwall e Glickenhaus Peugeot che ha avuto problemi sulle sue due 9X8, di cui una in difficoltà nel giro di formazione. Troppo timida la Porsche mentre la Cadillac non mancò il debutto ma non impressionò al punto da creare il panico nelle fila giapponesi.

Ecco fatto, da qui alla 24 Ore di Le Mans (10-11 giugno), la Toyota affronterà la competizione altre due volte: Portimão (Portogallo, 16 aprile) e Spa-Francorchamps (Belgio, 29 aprile). Porsche, Ferrari, Cadillac e anche Peugeot avranno sicuramente fatto progressi con la loro Hypercar. Ma da lì a dire che uno di questi produttori riuscirà a battere il marchio giapponese la strada è ancora lunga.

Per 5 anni, Pascal Vasselon e i suoi uomini sono stati gli unici a prendere sul serio il doppio orologio della Sarthe, almeno a fare tutto il possibile per vincere. Non è quindi tra pochi mesi che la gerarchia verrà ribaltata ma in futuro non c'è dubbio che avverrà quando gli altri costruttori avranno acquisito esperienza. Perché Le Mans è soprattutto una gara di esperienza.

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Gonzalo Forbes

Responsabile delle formule promozionali (F2, F3, FRECA, F4...). Portato dalla grazia di Franco Colapinto.

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Jean-Yves Narquin

22/03/2023 alle 08:43

3 minuti di distacco per la Ferrari al traguardo ma altri 3 minuti spesi ai box! quindi perfettamente competitiva in pista!

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