Ventidue anni: è questo il tempo che separa la vittoria di Talbot nel 1950 da quella di Matra nel 1972. Una lunga traversata del deserto per i costruttori francesi, allietata solo dall'indice delle vittorie ottenute da Monopole, Panhard, DB, CD , René Bonnet o Alpine. L'arrivo della Matra cambierà tutto, perché già nel 1965 Jean-Luc Lagardère (direttore della Matra Sports) aveva predetto i successi a venire. Eliminando lo Sport 5 litri, la potenza sportiva permise a Matra di accedere alla categoria regina nel 1972, insieme a Ferrari, Alfa Romeo, Lola e Miraggio. Con le spalle al muro, il marchio francese ha fatto di Le Mans il suo obiettivo principale optando per un nuovo metodo: abbandonare le altre gare del motomondiale a favore delle simulazioni di 24 ore sul circuito del Paul-Ricard. Sotto la direzione di Bernard Boyer per il telaio e Georges Martin per il motore, gli ingegneri guidati da Jean-Louis Caussin (telaio) e Jean-Jac
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