Piuttosto pesante ed ingombrante, non era destinata alle corse. Ma è grazie ai suoi risultati che entra nella leggenda delle 250 GT e GTO. Il suo nome, che riecheggia la gloriosa tripletta della P4 alla 24 Ore di Daytona del 1967, non fu definitivo, poiché venne presentata al Salone di Parigi del 1968 con il nome 365 GTB/4. Più evocativo, “Daytona” resterà comunque impresso nella mente delle persone. Sia per la sua linea atipica che per le cifre annunciate (400 CV e 300 km/h), impressionò fin dalla sua uscita sul mercato. Mantenendo il motore anteriore, Ferrari non ha fatto concessioni alla modernità, volendo una GT comoda, utilizzabile su strada senza spaventarsi. Costruita da Scaglietti, la carrozzeria in acciaio fu disegnata da Pininfarina. Viene mantenuto il passo corto utilizzato a partire dalla 250 GT SWB, con carreggiate più larghe. Abbinato ad un cambio a 5 velocità sincronizzate, il motore è un V12 di 60° in alluminio da 4.4 litri
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