L'Audi R8, già ampiamente vincente in GT3, non è arrivata timidamente in GT4, ma con un concetto di grande successo e potenti 500 CV.
Arrivo al circuito prima dell'alba, nel buio quasi totale. Superati i controlli di sicurezza, la strada che si snoda fino ai box scende ripida, per poi salire quasi verticalmente nell'arco di 300 metri. Il cambiamento di altitudine, anche mentre guido la mia auto a noleggio, è sconcertante. Alla mia sinistra, attraverso la finestra, vedo dolorosamente il bagliore di una passerella Michelin annegata nella nebbia. Capisco con orrore che la traccia, subito sotto, segue la stessa logica di dislivello. Il mio cuore sembra fermarsi, poi cerca di riprendere il ritmo con sussulti accidentali. Passa un'ora prima che la luce dell'alba tolga i miei ultimi dubbi. Il posto sembra totalmente folle e anacronistico come i circuiti americani sanno ancora essere.
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