Andrea Piccini: “Sarò sempre un pilota, non cambierò mai mentalità”

L'appuntamento era a Vallelunga, a nord di Roma, per qualche giro del circuito al volante di una Lamborghini Urus. Il nostro pilota 44enne discute di una varietà di argomenti, dalla sua precedente carriera sul campo al team Iron Lynx, inclusa la scelta dei piloti per il programma LMDh di Lamborghini nel 2024.

pubblicato 22/10/2023 à 19:00

Valentino GLO

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Andrea Piccini: “Sarò sempre un pilota, non cambierò mai mentalità”

Carpool con Andrea Piccini su una Lamborghini Urus a Vallelunga - Foto: Iron Lynx

Andrea Piccini, perché hai scelto questa Lamborghini Urus per questo giro?

Avere un’auto veloce è facile, tranne che con un SUV. La Urus racchiude però tutte le caratteristiche delle Lamborghini più sportive in una 4×4 urbana. Molto piacevole da guidare, sia in famiglia che in circuito, questa “Lambo” dimostra che il marchio può essere altrettanto efficace in un campo diverso da quello delle auto sportive. Questa vettura rappresenta un importante passo avanti in questo nuovo mercato.

Ed è verde, come la livrea dell'SC63 LMDh...

Questo è un altro motivo per cui l'ho scelto! Questo è il colore da corsa di Lamborghini.

Come mai padroneggi così bene la lingua di Molière?

Prima di tutto, amo imparare nuove lingue. Sono il modo migliore per comunicare con le persone intorno a te. E facilitare i rapporti di lavoro. Avendo iniziato il motorsport in una squadra tedesca per la quale andavo a correre più volte in Inghilterra durante l'anno, ho imparato l'inglese molto presto. Per quanto riguarda il francese, ho avuto come compagno di squadra per molto tempo (nella FIA-GT, ndr) Jean-Denis Delétraz, il padre di Louis. Era il 2002, dopo aver lasciato il auto e ho avviato GT con BMS squadra Italia che l'ho incontrato durante la prima gara della stagione a Magny-Cours. Parlava bene l'inglese, ma essendo la sua lingua materna il francese (Delétraz è svizzero, ndr), alternava le due. A poco a poco ho assimilato certe parole. Viaggiare insieme fino al 2006 mi ha permesso di imparare un po' della tua lingua. Nel 2011, in GT1, sono passato all'Hexis AMR, squadra francese con la quale ho vinto il campionato Teams. Era una squadra estremamente motivata e molto giovane. Philippe Dumas, il capo squadra, parlava inglese, ma anche i meccanici

Valentino GLO

Giornalista. Reporter di endurance (WEC, IMSA, ELMS, ALMS) e talvolta F1 o IndyCar.

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