Dopo la reazione di Fabio Quartararo lunedì tramite una story pubblicata su Instagram, tocca alla Yamaha esprimersi sulla penalità inflitta al francese. La squadra giapponese, attraverso il suo direttore generale Lin Jarvis, ha criticato la decisione della FIM dopo lo scontro provocato dal campione del mondo tra lui e Aleix Espargaro.
“Lin Jarvis, team principal Yamaha, esprime il suo disappunto per la penalità del giro lungo Fabio Quartararo ricevuto dai commissari FIM per il prossimo Gran Premio di Gran Bretagna, a seguito di un incidente di gara con Aleix Espargaró al 5° giro della gara di Assen", possiamo leggere in un comunicato stampa pubblicato dal team martedì.
DICHIARAZIONE UFFICIALE DI LIN JARVIS A SEGUITO DELLA DECISIONE DELLO STEWARDS DI DOMENICA DI PENALIZZARE FABIO QUARTARARO AL GP DI BRITANNICA
📰 https://t.co/qHR1Dn3f0J#MostroYamaha | #MotoGP | #OlandeseGP pic.twitter.com/K393SSejqi
—Monster Energy Yamaha MotoGP (@YamahaMotoGP) 28 Giugno 2022
Nello stesso comunicato Yamaha ha spiegato le ragioni del suo disaccordo con la FIM riguardo alla sanzione. La squadra con sede a Lesmo " considera che [l'incidente] Questo è un incidente di corsa. Lei difende la tesi di a “Errore onesto senza intenti malevoli” di Quartararo.
Anche il produttore giapponese critica “l’incoerenza con cui vengono applicate le sanzioni da parte dei commissari della MotoGP nel corso della stagione 2022”. La Yamaha porta l'esempio di antecedenti più gravi rimasti impuniti, come il recente incidente Rins-Nakagami a Barcellona.
La Yamaha non può impugnare la decisione
Ritenendosi leso per la penalità inflitta a Fabio Quartararo in vista del prossimo Gran Premio, a Silverstone (5-7 agosto), il team Yamaha avrebbe voluto ricorrere in appello contro la decisione, ma ciò si è rivelato impossibile.
“Volevamo presentare ricorso contro la decisione degli steward domenica sul circuito di Assen. Ma questo tipo di sanzione non è oggetto di discussione né di appello. Abbiamo poi voluto sollevare la questione davanti al Tribunale Arbitrale dello Sport. D'altra parte anche una questione del genere non è impugnabile, spiega Lin Jarvis. È proprio per queste ragioni che le decisioni corrette, equilibrate e coerenti devono essere assunte in primo luogo dai commissari ed eseguite entro un arco di tempo corretto e ragionevole. »
LEGGI ANCHE > Dovremo davvero contare su Bagnaia per la lotta al titolo?
commenti
*Lo spazio riservato agli utenti registrati. Per favore connettere per poter rispondere o pubblicare un commento!
0 Commenti)
Scrivi una recensione
0 Visualizza commenti)