Quartararo: “Sto realizzando il mio sogno e non l’ho ancora realizzato”

Il primo francese campione del mondo della storia si apre dopo aver vinto il titolo a Misano. 

pubblicato 24/10/2021 à 20:39

Tom Morsellino

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Quartararo: “Sto realizzando il mio sogno e non l’ho ancora realizzato”

Nel 1999, anno di nascita di Fabio Quartararo, Alex Criville ha offerto alla Spagna il suo primo titolo di campione del mondo nella categoria regina. 22 anni dopo, i nizzardi hanno messo fine alla serie di nove titoli spagnoli consecutivi MotoGP diventando il primo francese a compiere un'impresa del genere. 

Bisognerà però aspettare quasi la fine della 73esima stagione dalla nascita del campionato del mondo per sperimentarlo… “A dire il vero, ho perso la voce subito dopo”, confida Quartararo, ancora totalmente stordito dall'emozione. Ho pianto e urlato molto. È incredibile. Mentre tagliavo il traguardo, ho pensato ai momenti complicati che ho attraversato per diventare campione del mondo. Non me lo aspettavo perché ho attraversato momenti difficili qualche anno fa. Sto realizzando il mio sogno e non l'ho ancora realizzato. »

Quartararo però non sembrava destinato al titolo questa domenica, ma, dopo due giorni condizionati dalla pioggia e dalla peggiore qualifica della sua giovane carriera in MotoGP, le stelle finalmente si sono allineate. Dopo una bella risalita fino alla quinta posizione, Francesco Bagnaia ha commesso l'irreparabile commettendo un errore a cinque giri dalla bandiera a scacchi. “Non ero mai partito da più dell’11° posto in MotoGP”, ha sottolineato. Ero 15esimo al via di una delle gare più importanti della mia carriera. Abbiamo optato per i migliori pneumatici per noi. Il percorso duro sarebbe stato decisamente migliore e avrei potuto puntare al podio. Non avevo stabilità quando ero dietro al gruppo. Non sono riuscito a sorpassare. Sono contento di questa gara anche se non ho vinto il titolo. Certo, vincerlo è qualcosa in più. »

Ma come fai, a soli 22 anni, a non cedere sotto la pressione? Secondo il pilota Yamaha è stata l'esperienza della scorsa stagione a giocare un ruolo fondamentale. “Prima di partire ero con Tom (Thomas Maubat, il suo assistente personale, ndr) in ufficio. Ero nervoso e stressato, ma lui mi ha detto “pensa alle ultime tre gare dell’anno scorso”. È stato un disastro e volevo finire il campionato, indipendentemente dalla mia posizione. Oggi ho iniziato la gara che mi ha reso campione del mondo. L’esperienza dell’anno scorso mi ha aiutato molto a vincere il titolo. Grazie a tutte queste persone per avermi supportato in questi momenti difficili. Ho imparato molto in questi due anni in MotoGP e devo ancora imparare. »

Con due partite rimaste prima della fine della stagione, “El Diablo” può tirare il fiato e godersi questo meritato titolo. 

Tom Morsellino

Giornalista e reporter di MotoGP.

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