Dovremo davvero contare su Bagnaia per la lotta al titolo?

Ogni martedì due dei nostri reporter si concentrano sul dibattito acceso del momento. Questa settimana ci chiediamo se Francesco Bagnaia potrà tornare in corsa per il titolo soprattutto contro Fabio Quartararo.

pubblicato 28/06/2022 à 11:00

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Dovremo davvero contare su Bagnaia per la lotta al titolo?

Dovremo davvero contare su Bagnaia per la lotta al titolo? ©Ducati Corse

I fatti: Vincitore ad Assen (Paesi Bassi), Francesco Bagnaia ha messo fine ad una serie di due cadute consecutive (Catalogna e Germania). Inoltre “Pecco” ha compiuto un'operazione perfetta, recuperando 25 punti Fabio Quartararo, che non ha concluso l'ultimo Gran Premio dopo due cadute nell'arco di pochi minuti, ritrovandosi così a 66 lunghezze dal francese, leader del campionato. Ci si chiede allora se l'italiano sia da considerare un vero candidato al titolo nonostante sia rimasto indietro rispetto agli Habs.

SI, di Tommaso Morsellino

A metà stagione, Francesco Bagnaia è a 66 punti da Fabio Quartararo, campione in carica. L'anno scorso, dopo 11 Gran Premi, l'italiano era 47 lunghezze dietro al francese. Ci sono quindi 19 unità di differenza tra il 2021 e il 2022, ovvero meno di una gara. E a differenza della scorsa stagione, ci sono altri due appuntamenti in calendario e, soprattutto, il ritorno degli appuntamenti in Giappone (Motegi), Thailandia (Buriram), Australia (Phillip Island) e Malesia (Sepang), circuiti che non compaiono più in programma dal 2019. È quindi su terreno neutro che Quartararo e Bagnaia si affronteranno in quattro dei nove turni rimasti. Naturalmente all’inizio di febbraio si sono svolti i test invernali a Sepang, ma il prossimo ottobre le condizioni saranno completamente diverse. La “rimonta” si preannuncia difficile per Bagnaia, ma non insormontabile.

Ci sono alcune piste in cui la Ducati GP22 potrebbe fare la differenza rispetto alla Yamaha YZR-M1, in particolare in Austria e Malesia. C'è però da aspettarsi qualche sorpresa... Oggi le Ducati lavorano bene su circuiti che solitamente non sono adatti a loro (come ad Assen) e viceversa (come in Catalogna). Anche Quartararo non riesce a spiegarselo: “ È difficile da capire e spiegare, ha detto dopo l'ultimo incontro ad Assen. Possiamo dire che non esistono più vere e proprie piste Ducati o Yamaha. Queste sono piste a cui devi abituarti e fare del tuo meglio ogni fine settimana. »

Così, in Austria, un evento dominato dai rossi sin dal ritorno Red Bull (ex A1-Ring) in calendario nel 2016 (ad eccezione di due vittorie KTM), potremmo benissimo ritrovarci con un successo Yamaha… E viceversa, a Silverstone dove la fabbrica di Borgo Panigale conta oggi un solo successo con Andrea Dovizioso nel 2017, una GP22 potrebbe benissimo arrivare al primo posto. L'anno scorso prima del grosso errore del GP dell'Emilia-Romagna, “Pecco” era ancora matematicamente in corsa per il titolo. Quindi sì, per tornare a 66 punti bisognerà lavorare duro, ma un errore (o anche due nella stessa gara come ad Assen per Quartararo) può capitare presto. Oggi Quartararo guida il campionato con un comodo vantaggio, ma se lotta per la propria successione Bagnaia non ha nulla da perdere. A riprova, quest'anno, quando sale sul podio, è sempre sul primo gradino... Non c'è (più) spazio alle mezze misure per il pupillo di Valentino Rossi.

NO, di Medhi Casaurang

Con Francesco Bagnaia è tutto o niente. Così potremmo riassumere la sua prima metà di stagione 2022. La punta di diamante del team Ducati resta forte di tre vittorie consecutive (Jerez, Mugello, Assen)... quando vede il traguardo. In effetti, nelle sue tre apparizioni sul podio, l'italiano ha finito con tutti e quattro i ferri in aria.

A Le Mans ha perso da solo il controllo della sua Ducati. Invece di calmarsi dopo un'escursione in fuoristrada, “Pecco” ha deciso di tornare il più presto possibile da Enea Bastianini (Ducati). Passiamo al primo incidente di frenata di Barcellona, ​​dove venne arpionato da Taka Nakagami (Honda).

Al Sachsenring ha confuso ancora una volta velocità e fretta volendo a tutti i costi restare a contatto con il leader del campionato, Fabio Quartararo. A questo si aggiunge il disastroso evento inaugurale in Qatar, dove una frenata eccessivamente ottimistica lo ha messo in difficoltà, portando via un altro rappresentante Ducati, Jorge Martin!

Se vuole perdere la pedina nei confronti di Fabio Quartararo, Pecco Bagnaia non può contare sempre decentemente sui week-end “senza” del francese. Si spera che Assen sia un errore come tutti gli altri in questa competizione. Anche il 25enne pilota deve guadagnare in costanza; è così che Fabio Quartararo è diventato campione del mondo.

Pecco Bagnaia deve anche trovare il modo di fare punti importanti quando la vittoria sembra irraggiungibile, cosa che non sempre è riuscito a fare. Ottimo in qualifica e quando la pista è sgombra davanti a lui la domenica, il transalpino non ha ancora mostrato sufficienti garanzie nelle situazioni delicate del gruppo. Deve migliorare anche sotto la pioggia. In Indonesia ha bevuto senza riuscire a capirne il motivo (è partito 6°, è arrivato 15°).

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