Fabio Quartararo/Marc Marquez, stessa lotta?

Uno fa brillare la Yamaha, l'altro mantiene la testa della Honda fuori dall'acqua. In contesti diversi, Fabio Quartararo e Marc Marquez sono oggi essenziali per i loro datori di lavoro. Spiegazioni…

pubblicato 29/06/2021 à 12:21

Tom Morsellino

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Fabio Quartararo/Marc Marquez, stessa lotta?

Marc Marquez e Fabio Quartararo sullo stesso podio nel 2021. / © Photo Studio Milagro / DPPI

A metà stagione, Fabio Quartararo ha sei podi, di cui quattro vittorie. Complessivamente il nizzardo ha 156 punti, quattro in più di tutti gli altri piloti Yamaha messi insieme. Ma nell'ambito dell'azienda di diapason, non è la YZR-M1 a creare difficoltà ad alcuni di loro.

Sì, il suo compagno di squadra Maverick Viñales si lamenta di essere lento quando non c'è grip, ma ha vinto in Qatar ed è arrivato secondo ad Assen partendo dalla pole position. Alla Petronas ci sono circostanze attenuanti. Franco Morbidelli ha il modello 2019, la stessa macchina che gli ha permesso di vincere tre volte l'anno scorso, ma che non è più in evoluzione.

Ciò però non ha impedito al vice-campione del mondo di salire sul podio in Spagna. Infortunato al ginocchio, Morbidelli potrebbe saltare i prossimi due incontri in Austria. Quanto a Valentino Rossi, se molti dicono di lui che è più lento degli altri è piuttosto il livello che è aumentato.

È ancora veloce come prima. A dire il vero, poco più di un decimo separa il suo tempo di gara nel GP di Spagna di quest'anno, al termine del quale si è classificato 16°, da quello del GP di Andalusia nel 2020, quando vinse la sua ultima Top 3 fino ad oggi.
Nel clan avversario non è proprio la stessa cosa. In casa Honda Marc Marquez fa la differenza essendo l'unico a (oltre)guidare la sua RC123V ben oltre il limite. Spesso paga un prezzo alto, come l'anno scorso a Jerez quando si fratturò l'omero destro o lo scorso fine settimana ad Assen quando fu sbalzato da cavallo, ferendogli il piede.

È lui l'albero che nasconde la foresta di problemi del costruttore alato. Le cifre lo confermano. Nelle 150 gare disputate dal suo arrivo nella categoria regina nel 2013, ha trionfato 57 volte contro le 13 degli altri esponenti Honda: Dani Pedrosa (9 volte), pilota ufficiale Honda dal 2006 al 2018, Cal Crutchlow (3 volte) e Jack Miller (1 volta), in condizioni dantesche ad Assen nel 2016.

Non solo, nonostante l'assenza dai primi due Gran Premi della stagione e tre risultati in bianco dal suo ritorno in Portogallo, il catalano è già davanti agli altri tre piloti Honda nella classifica generale (Pol Espargaro, Takaaki Nakagami e il suo fratello Alex).

Soprattutto, ha permesso alla fabbrica, che non vinceva da Valencia 2019 (21 gare di fila) o non saliva sul podio da Aragon l’anno scorso (11 gare di fila), di tirare fuori un po’ d’acqua la testa. Ma ancora una volta è grazie a lui...

Tom Morsellino

Giornalista e reporter di MotoGP.

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