Di nuovo, ilIndyCar ha dimostrato la sua propensione per le gare spettacolari domenica a Portland, Oregon. Su un circuito inutilizzato dal campionato americano per un decennio, Takuma Sato (Rahal Letterman Lanigan Racing) è riuscito nell'impresa di vincere l'evento nonostante fosse arrivato 20° sulla griglia di partenza.
Ha recuperato 19 posizioni per vincere il @Portland_GP. Che razza, @TakumaSatoRacer.
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Il giapponese ha seguito una strategia scaglionata, che gli ha permesso di risalire gradualmente il gruppo. È davanti a Ryan Hunter-Real (Andretti) e al francese Sébastien Bourdais (Dale Coyne Racing), penalizzato però dalla caduta in partenza (leggi sotto). Questa è la terza vittoria di Takuma Sato nella IndyCar, la prima dalla 500 Miglia di Indianapolis (Indiana) del 2017. Simone Pagenaud (Penske) ha concluso sesto dopo anche lui una bella rimonta (22°).
Scott Dixon (Chip Ganassi) è l'altro vincitore della giornata. L'australiano potrebbe essersi ritirato durante una collisione in partenza. Miracolosamente, il leader del campionato se l'è cavata con un graffio sull'ala anteriore e molta polvere! Al contrario, Marco Andretti (Andretti, sul tetto), James Hinchcliffe (Schmidt Peterson Motorsports) e Ed Jones (Chip Ganassi) si sono ritirati.
Partito dal 18° posto, Scott Dixon ha poi subito una penalità drive-through per velocità eccessiva durante il pit-stop. Ma beneficiando di una strategia insolita e di neutralizzazioni a metà gara, il quattro volte campione è tornato fino al quinto posto, davanti a tutti i suoi diretti avversari !
En effet, Alexander Rossi (Andretti), una volta al primo posto, è caduto a causa di un cattivo tempismo del pit-stop. Ha concluso ottavo e ora è a 29 punti da Scott Dixon. “Fa male ma dobbiamo riprenderci, è qualcosa che era fuori dal nostro controllo. »
Un altro sfidante, Potere (Penske) ha avuto una giornata da incubo. Eppure in pole position, l'australiano ha accusato problemi al cambio (rimasto bloccato secondo durante il pit-stop), oltre ad essere uscito di pista, ad una penalità drive-through ed infine alla rottura del cambio. Qui è a 87 punti da Scott Dixon, proprio come Josef Newgarden (Penske, 10°).
Trovate l'analisi del Gran Premio IndyCar di Portland nel numero 2181 di AUTOhebdo del nostro corrispondente, in vendita lunedì sera in versione digitale e mercoledì in edicola.
Classifica IndyCar a Portland 2018:
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