IndyCar – Soluzioni per ridurre gli infortuni alle mani

Questi sono tre meccanismi testati dall'ingegneria delIndyCar per cercare di ridurre possibili infortuni alle mani e ai polsi, che durante la corsa sono sottoposti a stress molto elevati. Il primo è un ammortizzatore di sterzo, recentemente installato sul auto di James Hinchcliffe (Andretti Autosport – Honda) durante una sessione di test a luglio a Mid-Ohio. Un sistema utilizzato nuovamente da Charlie Kimball, sempre all'Andretti di Sebring, per un'altra sessione di test. Dallara si è occupata dello sviluppo di questa soluzione.

“Penso che sia importante per IndyCar continuare la sua ricerca, spiega Ryan Briscoe, residente del team Ganassi, vittima di un polso rotto in uno scontro a Toronto nel 2013. Mi piace il fatto che le nostre auto non abbiano il servosterzo. Quindi devi essere forte per guidare. Ma questo ammortizzatore potrebbe essere una buona soluzione. Quando hai contatto, nulla viene assorbito nella direzione e senti tutto. »

Potrebbero essere utilizzate altre soluzioni come un'ortesi per il polso, come si trova ad esempio nel motocross. “È un concetto completamente nuovo perché nessuno lo ha mai fatto, dice Terry Trammell, consulente per la sicurezza di IndyCar. L'idea è quella di creare qualcosa di abbastanza sottile, abbastanza leggero e abbastanza flessibile da consentire ai conducenti di attivare tutti i pulsanti sul volante. Il pollice è la parte della mano più comunemente colpita e progettare un tutore che supporti il ​​pollice è una sfida. » Si prevede che un prototipo verrà testato nel simulatore Honda di Brownsburg, nell'Indiana.

Infine, un rivestimento ammortizzante, applicato sul volante, potrebbe essere l'ultima alternativa, alla quale stanno pensando i responsabili della serie americana.