Audi (Saintéloc Racing) vince la 8 Ore di Indianapolis

Durante la 8 Ore di Indianapolis – secondo appuntamento dell'Intercontinental GT Challenge – è stato un team francese a distinguersi. Saintéloc Racing ha vinto con Christopher Haase, Markus Winkelhock e Patric Niederhauser, dopo una gara molto vivace.

pubblicato 18/10/2021 à 09:14

Medhi Casaurang

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Audi (Saintéloc Racing) vince la 8 Ore di Indianapolis

L'Audi R8 LMS del Saintéloc Racing ha vestito i colori degli Stati Uniti a Indianapolis. ©IGTC

Già vittoriosi alla 24 Ore di Spa-Francorchamps, Alessandro Pierguidi, Nicklas Nielsen e Come Ledogar sono partiti dalla pole position. Loro Ferrari (488 GT3 n°51), così come la vettura gemella di Alessio Rovera, Antonio Fuoco e Callum Ilott (n°71) sono stati favoriti dai pronostici prima del via. La prima parte del test ha confermato questa impressione, nonostante la grande opposizione proveniente soprattutto da Mercedes (con i team Team AKKA ASP e Craft-Bamboo Racing).

La seconda metà della gara è stata segnata – nella più pura tradizione americana – da numerose interruzioni: per rimuovere i detriti dalla pista, per evacuare le auto bloccate, non abbiamo esitato a far uscire la safety car o i Full Course Yellow. Questo ritmo discontinuo giocava su strategie pneumatiche e rimescolava un po' le carte. È così che l'Audi R8 LMS GT3 Evo numero 25 di Christopher Haase, Markus Winkelhock e Patric Niederhauser, già in testa alla 3a ora, è tornata davanti.

La decisione è stata presa nelle ultime ore. Il futuro vincitore Patric Niederhauser era nei terminali di scarico di Callum Ilott sulla Ferrari #71 di AF Corse prima dell'ultimo round di pit stop a 50 minuti dalla fine. Si è fermato per primo, mentre Callum Ilott ha commesso un errore frenando per la prima volta e ha tamponato un'auto. Aston Martin che voleva dargli spazio, poi ha colpito il muro con un rimbalzo. Si è arreso sul posto.

Grazie a strategie insolite e all'intervento della safety car, Dries Vanthoor (Audi Sport Team WRT n. 32) e Jules Gounon (Mercedes-AMG Team Craft-Bamboo n. 99) si sono ritenuti i più intelligenti e si sono imposti in testa alla classifica. di Patric Niederhauser. Ma il primo sarebbe stato penalizzato per non aver rispettato le decisioni della direzione gara, il secondo sarebbe stato messo in secondo piano da una vettura che era indietro di 1 giro.

È così che, a 30 minuti dalla meta, Patric Niederhauser ha preso il comando. Raffaele Marciello, Daniel Juncadella e Timur Boguslavskiy (Mercedes-AMG GT3 del Team AKKA ASP team n. 89) sono secondi dopo una gara discreta ma solida. Completa il podio la Lamborghini Huracan GT2 Evo #3 del KPAX Racing (Jordan Pepper, Andrea Caldarelli e Mirko Bortolotti).

Medhi Casaurang

Appassionato di storia del motorsport in tutte le discipline, ho imparato a leggere grazie ad AUTOhebdo. Almeno questo è quello che dicono a tutti i miei genitori quando vedono il mio nome all'interno!

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