Vaillante Rebellion non contesta la sua squalifica

Terzo sotto la bandiera a scacchi, l'Oreca 07 n°13 Vaillante Rebellion di Piquet Jr - Beche - Heinemeier-Hansson ha perso il risultato il giorno successivo per violazione del regolamento. La squadra accetta la decisione dei commissari.

pubblicato 23/06/2017 à 15:01

Pierre Nappa

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Vaillante Rebellion non contesta la sua squalifica

La storia di a Oreca 07 LM P2 nei colori Vaillante di Rebellion Racing sul podio 24 ore di Le Mans était belle. Avec la trio de la n°13 Nelson Piquet Jr, David Heinemeier-Hansson et Mathias Beche, la formation helvétique avait réussi une course superbe pour échouer derrière la Porsche 919 Hybrid n°2 lauréate et la Oreca 07 n°38 Jackie Chan DC Racing.

Tuttavia, più di ventiquattr'ore dopo l'arrivo, la gioia per gli uomini di Bart Hayden si è calmata Il numero 13 è stato dismesso a seguito di un intervento in regime di parco chiuso e di una modifica alla carrozzeria, essendo stato praticato un foro per poter accedere al motorino di avviamento senza dover togliere il coperchio del motore.

Una sanzione che ha regalato così un doppio podio al Jackie Chan DC Racing, Signatech Alpine recuperando il terzo posto nella LM P2. Il team di Vaillante Rebellion ha dichiarato questo venerdì di accettare chiaramente la decisione dei commissari e che non verrà presentato alcun appello.

“Il team si è preso il tempo necessario per indagare i dettagli di questa situazione prima di rendere pubblica la propria decisione, commenta la squadra in un comunicato stampa. Questo importante evento è stato rovinato da un intervento prematuro, che ha spezzato la catena di gestione e reso impossibile evitare l'incidente. Questo errore è stato commesso nelle ultime ore di gara ed evidenzia il fatto che, nonostante la fatica, una gara di durata deve essere gestita perfettamente a tutti i livelli. 

La squadra Vaillante Rebellion, fedele alle proprie convinzioni, se ne assume e ne accetta le conseguenze, le istituzioni sportive vanno rispettate. I valori della squadra condivisi dall'associazione Rebellion e Michel Vaillant sono il coraggio e l'audacia e questo errore di giudizio non deve in alcun modo danneggiare questi leitmotiv cari a tutta la squadra. 

Il team svizzero tiene a sottolineare l'eccezionale lavoro svolto da tutto il suo team, le ottime prestazioni delle due vetture e l'esemplare coesione tra i piloti e lo staff tecnico. È un risultato storico festeggiato da un podio insieme ai tifosi della Vaillante Rebellion, sarà per sempre una gara da antologia dove l'emozione sarà stata grandissima. »

 

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