Sébastien Buemi: “Non eravamo la Toyota più veloce”

Vincitore della 6 Ore di Spa con i suoi compagni di squadra Anthony Davidson e Kazuki Nakajima, Sébastien Buemi ha mostrato onestà riconoscendo che la Toyota TS050 Hybrid più veloce non aveva vinto.

pubblicato 07/05/2017 à 11:40

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Sébastien Buemi: “Non eravamo la Toyota più veloce”

Sébastien Buemi apparaissait partagé à l’arrivée des 6 Heures de Spa hier en Belgique. Certes, le pilote suisse du Toyota Gazoo Racing a empoché aux côtés de ses équipiers Anthony Davidson et Kazuki Nakajima la sua seconda vittoria in due eventi in WEC nel 2017, ma residente a Renault e.dighe in Formula e, ha ammesso di aver beneficiato delle circostanze della gara.

La Toyota TS050 Hybrid n. 7 del duo Conway - Kobayashi è sembrato chiaramente il più veloce sulla pista delle Ardenne, dopo aver dominato la partenza di questa 6 Ore.

Mais les Full Course Yellow ont desservi la LM P1 japonaise, laissant la n°8 revenir aux avant-postes, notamment après la première neutralisation consécutive à l’arrêt en piste de la Porsche 911 RSR n°86 – Gulf Racing UK.

" Oggi, non eravamo la Toyota più veloce, confessò Buemi. La vettura numero 7 avrebbe meritato di più la vittoria. Hanno perso così tanto tempo con il Full Course Yellow.

La nostra macchina non aveva davvero il ritmo, quindi è bello vincere senza essere il più veloce. Forse è un buon segno. L'anno scorso eravamo in vantaggio di un giro prima di incontrare un problema tecnico, quindi la nostra fortuna qui è cambiata davvero. »

Kobayashi ha giocato il doppio

Anthony Davidson, dal canto suo, ha stimato in un minuto intero il tempo impiegato dal numero 8 rispetto al numero 7, quando all'arrivo i due prototipi giapponesi, equipaggiati per questo appuntamento con il kit aerodinamico ad alto carico aerodinamico, non si sono separati da meno di due secondi.

Velocissimo nel suo ultimo stint, su una pista dove era comparsa la pioggia, Kamui Kobayashi sembrava in grado di giocarsi la vittoria contro il numero 8, ma il giapponese ha giocato la gara a squadre per assicurarsi la doppietta.

“Negli ultimi giri, non è giusto attaccare quando siamo 1° e 2°, sottolinea il giapponese. Quindi l'ho seguito. È positivo per la squadra segnare più punti possibili. »

Trovate il resoconto completo e l'analisi della 6 Ore di Spa, realizzati dai nostri inviati speciali in Belgio, nel numero 2113 di AUTOsettimanalmente, disponibile domani sera in versione digitale, e da questo mercoledì in edicola.

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