Intervista a Frédéric Sausset

Pochi giorni dopo la sua impresa alla 24 Ore di Le Mans, Frédéric Sausset è tornato alla sua 24 Ore per AUTOhebdo. Estratti.

pubblicato 21/07/2016 à 17:26

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Intervista a Frédéric Sausset

Un mese fa avevi appena terminato il test day. Come sei arrivato a questo primo incontro sul circuito della 24 Ore?

È stato giustamente chiamato per me, questo Test Day, così come per la squadra intorno a me. Avevo una pressione colossale. Sapevo che avrei dovuto girare l'angolo, che c'erano molti detrattori e che avevo diritto a zero errori. Ma volevo davvero correre su questo grande circuito.

Finché non mi mettevo al volante, non funzionava. So per esperienza che più aspetto, più lo stress aumenta ed è complicato da gestire. Christophe (Tinseau. ndr), come al solito, ha fatto tre o quattro giri per verificare se tutto funzionava e sono partito. La bella sorpresa è stata che non mi sono sentito affatto a disagio.

Alla fine ho completato 18 giri, anche se ero solo all’80% del mio potenziale. Molte persone pensavano che guidare con la mia disabilità fosse impossibile. Alcuni, compresi i funzionari, mi hanno addirittura detto la mattina di questo Test Day: “Ti renderai conto: non è possibile. »

Eri soddisfatto della tua prestazione?

Nel complesso sì. Per un secondo non sono riuscito a raggiungere il 110% del tempo migliore. Il nostro team manager (Sébastien Metz di Onroak Automotive, ndr) era invece molto contento. Pensava che avrei iniziato in 4'30" e certamente non immaginava che scendessi sotto i 4'10", come invece è avvenuto (Frédéric Sausset quel giorno fece 4'04", ndr). Ciò non ha impedito, domenica sera, ad alcuni funzionari di ritenerlo troppo giusto.

Ma se ci pensiamo, con gli 80 kg di massa aggiuntiva presenti nell'auto (ovvero quasi il 10% del peso totale di una LM P2, ndr), di cui 20 in equipaggiamento specifico per il mio handicap, questo può equivalere a tre secondi in giro. All'inizio non pensavamo di dirlo ai funzionari.

Tuttavia, con i tre secondi in meno, ero ben entro il 110%. Non era eliminatoria, ma restava un dubbio. E mi hanno fatto capire che le qualifiche sarebbero state davvero... Ma mi sono anche detto che visto l'entusiasmo mediatico già forte, sarebbero stati un po' seccati se la mia macchina non fosse stata al via della 24 Ore. Inoltre ero ben lungi dall'avere l'ultimo tempo, e soprattutto lontano dall'aver impostato l'orario LM P2.

Scopri il resto della nostra intervista con Frédéric Sausset, nel numero 2072 di AUTOsettimanalmente, disponibile ora in versione digitalee in edicola.

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