Benoît Tréluyer, 72 ore dopo

Tre giorni dopo la sua vittoria alla 24 Ore di Le Mans, e poche ore prima di volare in Malesia per il 3° round del campionato Super GT, Benoît Tréluyer ci ha accolto a casa sua, in completa privacy. Estratti.

pubblicato 22/06/2011 à 17:04

Bernard

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Benoît Tréluyer, 72 ore dopo

« Uno o due merguez?“, chiede Benoît Tréluyer. Il Lubéron è colpito da un sole cocente, quindi questo piccolo barbecue improvvisato in compagnia di uno dei tre recenti vincitori di Le Mans offre, a pensarci bene, una scena un po' surreale. È mercoledì mezzogiorno e l'ultima volta che l'abbiamo visto, domenica 12 giugno alla festa post-gara data dall'Audi, aveva il cuore stretto e gli occhi rossi dall'emozione. Sono passati meno di tre giorni, ma stiamo riscoprendo un Tréluyer completamente diverso, il ragazzo gioviale e affettuoso che conosciamo. Viene quasi da chiedersi se sia proprio lo stesso uomo ad aggiudicarsi l'edizione più bella del 24 ore di Le Mans...

Nel lungo pranzo che seguirà, Benoît Tréluyer affronterà molteplici argomenti, dalla sua vittoria ovviamente alle ragioni del suo ingaggio in Audi nel 2010, dalla scoperta dell'Audi R18 TDI lo scorso gennaio, alle sue scelte di carriera, al suo approccio alla gli enormi incidenti dei suoi compagni di squadra, così come la sua spaventosa esperienza del mortale terremoto che ha colpito il Giappone lo scorso marzo!

Trovate l'intero incontro intimo con Benoît Tréluyer nell'edizione del 22 giugno di AUTOhebdo.

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