Costanza. Questa è la parola chiave per i primi posti di ogni categoria dopo il primo trimestre 24 ore di Le Mans 2018 Toyota domina ancora indiscutibilmente la classifica generale, con la TS050 Hybrid n°7 di José Maria Lopez, che ha un vantaggio di 3″ su Kamui Kobayashi che si ripercuote prepotentemente sull'argentino.
Matevos Isaakyan segue in più della terza posizione con la #1 – SMP Racing BR17 davanti alle due Rebellion R13 #3 e #1 di Gustavo Menezes e Neel Jani.
G-Drive Racing continua il suo slancio nella LM P2, la Oreca 07 n. 26 di Roman Rusinov, che ha un margine di 3′ sulla Panis-Barthez Compétition Ligier JS P217 n. 23 di Timothé Buret.
Paul-Loup Chatin (Oreca 07 n°48 – IDEC Sport) ha preso il terzo posto davanti a Pierre Thiriet (Alpine A470 n°36 – Signatech Alpine), che è tornato in tribuna per cedere il passo Nicola Lapierre, dopo essere partito ad Arnage.
Da segnalare l'uscita di pista di Juan Pablo Montoya (Ligier JS P217 n°22 – United Autosports) a Indianapolis. Il colombiano è riuscito a ripartire ed è rientrato ai box.
Michael Christensen (Porsche 911 RSR n°92) ha un netto margine sulla vettura gemella n°93 di Patrick Pilet, con un margine di 2′. Pilet ha appena conquistato il secondo posto contro la BMW M8 n. 81 di Martin Tomczyk.
Gianmaria Bruni piazza la Porsche 911 RSR #91 al quarto posto davanti alla Ford GT #68 di Dirk Müller.
Nessun cambiamento nella GTE Am, dove è impegnata la Porsche 911 RSR numero 77 – Dempsey – Proton Racing, attualmente guidata dal boss-driver Christian Ried.
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