USC – Bourdais e Action Express vincono a Daytona

Action Express Racing vince la 24 Ore di Daytona con la Corvette DP n. 5 di Bourdais-Barbosa-Fittipaldi dopo un duello con Wayne Taylor Racing. Porsche vince nel GTLM.

pubblicato 26/01/2014 à 20:55

Dupuis

0 Visualizza commenti)

USC – Bourdais e Action Express vincono a Daytona

La 24 Ore di Daytona ha offerto una suspense mozzafiato dall'inizio alla fine in tre delle quattro categorie iscritte a questo primo evento della USC. Action Express Racing si è trovata a duellare contro Wayne Taylor Racing, ma era la Corvette DP n. 5 di Bourdais-Fittipaldi-Barbosa che alla fine hanno vinto davanti alla n.10 della famiglia Taylor legata a Max Angelelli. Sébastien Bourdais è riuscito a costruire un leggero vantaggio nel suo ultimo stint, ma è stata esposta la bandiera gialla per una semplice uscita di pista del Porsche #22 Alex Job Racing di Leh Keen ha colmato artificialmente il divario. Joao Barbosa è riuscito a mantenere il vantaggio nei minuti finali contro la pressione di Max Angelelli per vincere.

Il successo è totale per Action Express Racing che piazza la sua seconda Corvette di Frisselle-Giroix-Frisselle-Martin sull'ultimo gradino del podio. La Chevrolet picchia duro visto che la Spirit of Daytona propone una quadrupla Corvette DP con la N.90 di Rockenfeller-Westbrook-Valiante. Triste fine invece per il Chip Ganassi Racing, con il doppio ritiro delle sue Riley-Ford. Le LMP2 hanno avuto molte difficoltà a distinguersi sull'ovale della Florida. Tuttavia, Muscle Milk Pickett Racing si è comunque assicurata una top five con l'Oreca 03-Nissan di Klaus Graf, Lucas Luhr e Alex Brundle. Oak Racing è riuscito a risalire fino all'ottavo posto con la Morgan #42 di Gustavo Yacaman, Olivier Pla, Roman Rusinov e Oliver Webb. L'HPD ARX-03b di Extreme Speed ​​​​Motorsports dove in particolare Simone Pagenaud finito appena fuori dalla top ten. Se il circuito di Daytona potesse essere favorevole ai DP, ilIMSA penserà senza dubbio ad un nuovo Balance of Performance per i prototipi prima della 12 Ore di Sebring disputata il 15 marzo.

Bello spettacolo anche per la categoria GTLM. Dopo la disfatta delle Corvette, l'ultima C7R in lotta per la vittoria aveva avuto un problema al cambio, la Porsche vinse con la 911 RSR numero 911 con la quale Patrick Pilet gareggiò insieme a Richard Lietz e Nick Tandy. Se la BMW è rimasta discreta, l'affidabilità della Z4 GTE di Bill Auberlen, Andy Priaulx, Joey Hand e Maxime Martin ha permesso all'equipaggio di tagliare il traguardo al secondo posto. SRT Motorsports completa il podio di categoria con la Viper GTS-R di Dominik Farnbacher, Marc Goossens e Ryan Hunter-Reay nonostante i problemi meccanici che non hanno risparmiato il team americano.

Core Autosport vinse agevolmente su PC con la #54 su cui Colin Braun fece gran parte del lavoro anche se erano iscritti anche Jon Bennett, James Gue e Mark Wilkins. Al traguardo, invece, si è parlato della categoria GTD. Al termine di un duro ma solido duello tra i Ferrari n°555 del Level 5 di Alessander Pier Guidi e l'Audi R8 LMS della Flying Lizard di Markus Winkelhock, la vittoria è andata all'italiano dopo una leggera uscita di pista del tedesco all'ultimo giro. Gli organizzatori hanno inizialmente scelto di penalizzare il pilota di Livello 5, offrendo così il primo posto al Flying Lizard sul tappeto verde, anche se questa sanzione sembra più che discutibile. Alla fine i funzionari hanno annullato questa decisione.

0 Visualizza commenti)

Leggere anche

commenti

*Lo spazio riservato agli utenti registrati. Per favore connettere per poter rispondere o pubblicare un commento!

0 Commenti)

Scrivi una recensione