Peugeot vince alla Petit Le Mans

Peugeot ha piazzato due 908 HDi FAP nei primi due posti della Petit Le Mans. Ma la vittoria è stata ottenuta dopo meno di cinque ore di regata, anziché dieci, a causa delle condizioni meteorologiche.

pubblicato 27/09/2009 à 06:08

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Peugeot vince alla Petit Le Mans

Peugeot era diffidente nei confronti delle condizioni di gara. Nonostante la doppietta della 908 HDi FAP in qualifica, Olivier Quesnel temeva la pioggia sul circuito di Road Atlanta, non avendo il team francese potuto testare queste condizioni prima del Warm up. I timori della Casa del Leone si sono rivelati fondati visto che, fin dall'inizio della gara, la doppietta Peugeot è sfumata davanti allo show di McNish. Lo scozzese, al volante dell'Audi R15 TDi n.2, prende letteralmente il volo e supera le due 908 fin dalla prima curva. Su pista bagnata le Peugeot restano indietro. Dalle posizioni 1 e 2 si ritirano gradualmente, superate dalle Audi e perfino dall'Acura di Ferran e dalla Porsche RS Spyder (LMP2).

Ma la pioggia non c'è e la pista si asciuga con il passare dei minuti, ridando velocità a Lamy e Sarrazin per raggiungere tempi accettabili. Intanto, l'Acura Highcroft (Brabham, Sharp, Franchitti), partita dal fondo dello schieramento dopo essere stata completamente revisionata, è tornata nella top 10, a un tiro di schioppo dalle rivali. Meno fortunata l'altra Acura, Gil de Ferran viene arpionato in uscita di curva da Jon Field e la sua Lola. Il brasiliano deve rientrare in pitlane e perde minuti preziosi. Nella lotta per la classifica generale, Ferran Motorsport vede scivolare via il titolo ALMS.

Ma, contrariamente alle stime pre-gara, ancora nessuna neutralizzazione. Il primo arriva dopo che i detriti hanno disseminato la pista, a causa della perdita del cofano della Doran Ford GT-R. Le posizioni si stanno restringendo ma Allan McNish è ancora saldamente in testa alla corsa. La ripartenza fu appena data quando, pochi minuti dopo, Scott Dixon, che aveva preso il posto di Gil de Ferran, mandò l'Acura n. 66 nelle gomme protettive. Il leader delIndycar La serie condanna i compagni e torna ai box.

In testa è ancora l'Audi n.2 a dominare la gara. Rinaldo Capello ha sostituito Allan McNish ma i dati non cambiano. Migliora però la Peugeot, che vede le sue due 908 tornare in corsa per la vittoria risalendo al 2° e 3° posto, sfruttando le condizioni atmosferiche. Nel frattempo, in GT2, il duello è serrato Ferrari, Porsche e Corvette.

Approfittando di una nuova neutralizzazione prima delle tre ore di gara, la Peugeot n°07 di Minassian si riavvicina all'Audi n°2, in testa al gruppo. Ma alla ripartenza Capello è ripartito, confermando l'ottimo comportamento dell'Audi R15 sulla pista georgiana. Dopo un'altra neutralizzazione, la Peugeot numero 08 ha preso il sopravvento sulla vettura gemella e si è lanciata all'attacco dell'Audi numero 2 ma Allan McNish, tornato al volante, non ha perso il vantaggio.

Come spesso accade durante le gare dell’ALMS, l’ennesima neutralizzazione incide sul corso delle cose. Allan McNish ha commesso un errore mentre cercava di mantenere calde le gomme mentre seguiva la safety car. È dovuto rientrare ai box e ha lasciato il controllo della gara alla Peugeot n°08 di Montagny e Sarrazin.

Ma alla festa arriva la pioggia e la Peugeot teme di perdere efficienza. Alla fine è stato Allan McNish a commettere nuovamente un errore e a lasciare che le due Peugeot monopolizzassero i primi due posti della gara. La pioggia è aumentata e i piloti sono stati costretti a montare gomme da pioggia. Ma, pochi minuti dopo, è stato troppo: la pioggia ha interrotto la gara e gli organizzatori hanno esposto la bandiera rossa, poco prima della metà del percorso. Per decine di minuti fu annunciata la ripartenza ma poiché la pioggia non smetteva fu presa la decisione: la gara non sarebbe ripresa.

Le posizioni prima della neutralizzazione sono quindi definitive ed è Peugeot a fare la cosa "buona" realizzando una nuova doppietta contro Audi, tre mesi dopo la 24 ore di Le Mans. Ma questa volta la corsa non è durata nemmeno cinque ore. Sarrazin e Montagny (Peugeot n°08) precedono quindi Minassian/Lamy (Peugeot n°07), McNish/Capello (Audi n°2), Werner/Luhr (Audi n°2) e Lapierre/Panis/Dumas (Oreca 01).

In LMP2 fu un disastro e la prima vettura, la Lola di Leitziger, Franchitti e Devlin, finì tredicesima, dietro a cinque GT2. In questa categoria, alla fine, è stata la Ferrari 430 Berlinetta di Melo, Kaffer e Salo a vincere, con un giro di vantaggio su quattro vetture separate da poco tempo. Dietro la Ferrari, la BMW E92 M3 n. 92 ha conquistato il secondo posto, davanti alla Porsche 911 GT3 RSR n. 87.

Per quanto riguarda la classifica generale delle diverse categorie, questa gara non cambia nulla. I piloti che hanno completato meno della metà della gara (4h48 su 10h), non verranno assegnati punti per il campionato. Prossimo appuntamento tra due settimane, per la prova finale dell'ALMS, a Laguna Seca.

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