Olivier Pla: “La stessa dinamica del 2019”

Com'è andato il Roar per Mazda?

Piuttosto buono. Non abbiamo riscontrato problemi di affidabilità e per la maggior parte del tempo eravamo in cima alla scheda attività. Per le “qualificazioni”, ci è stato dato l’ordine di attaccare ed è quello che ho fatto.

Resta da vedere se anche gli altri hanno giocato la partita tanto quanto noi. Fa sempre bene al morale partire con il miglior tempo, ma questo non significa molto, a parte il fatto che siamo sulla stessa dinamica dell'anno scorso.

L'auto è cambiata rispetto all'anno scorso?

Tecnicamente no, per questo non abbiamo nulla da nascondere. Per quanto mi riguarda, sto semplicemente andando dal numero 55 al numero 77. D'altra parte, Michelin ha portato una nuova gamma di pneumatici.

Alla fine ci concediamo in via ufficiosa (questo Roar non è considerata una sessione ufficiale. ndr) il record assoluto della pista battendo di oltre tre decimi la pole dello scorso anno (opera di Jarvis su Mazda. ndr). Abbiamo visto fin dal mattino che probabilmente le condizioni sarebbero state favorevoli con una temperatura più fresca e ci aspettavamo che i tempi si abbassassero.

Pensi di aver finalmente risolto i tuoi problemi di affidabilità nelle gare lunghe?

Finora questo è sempre stato il nostro problema principale. È ancora troppo presto per dirlo, ma so che Mazda, Multimatic e AER hanno lavorato duro durante l’inverno. Ma Daytona, con i suoi lunghi pieni sulle sponde, non è un circuito facile per i motori.

È un vantaggio avere il primo stand?

No, per niente. Soprattutto perché ti lascia meno tempo per prepararti al cambio di conducente.