Il Mazda Team Joest lascia il Roar con il punto di riferimento assoluto

Il Mazda Team Joest ha lasciato il segno nella Roar Before the Rolex 24, con il miglior tempo assoluto (e il nuovo record non ufficiale della pista) ottenuto da Oliver Jarvis sulla RT24-P n. 77.

pubblicato 07/01/2019 à 08:17

Pierre Nappa

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Il Mazda Team Joest lascia il Roar con il punto di riferimento assoluto

L'ultima sessione di prove libere del Ruggito davanti al Rolex 24, prova generale delIMSA prima dell'inizio della stagione 24 Ore di Daytona (26-27 gennaio), non avrà stravolto la gerarchia stabilita durante le qualifiche disputate ieri in Florida.

Oliver Jarvis (Mazda RT24-P n°77 – Mazda Team Joest) aveva poi abbassato il riferimento a 1’33”398, battant officieusement le vieux record de la piste (1’33″875, par PJ Jones sur une Toyota Eagle MKIII il y a 26 ans). Un chrono qui ne sera plus approché dans l’ultime roulage, où Loïc Duval (Nissan DPi n°54 – CORE Autosport) è stato il più veloce in 1’35”176.

"È stata una gioia totale guidare la macchina", ammette Jarvis. Eravamo nelle specifiche di qualificazione. Non credo che molti dei nostri concorrenti possano dire la stessa cosa, ma in questa configurazione con poco carburante le sensazioni erano incredibili. Potresti davvero spingere l'auto al limite ed è per questo che viviamo noi piloti: avere la sensazione di tirare fuori il massimo dall'auto. »

Dobbiamo però restare cauti riguardo alla prestazione reale del gruppo, e la scheda dei tempi di questo Roar 2019 potrebbe non essere identica tra una ventina di giorni al momento del doppio giro dell'orologio in Florida.

Nella LM P2, dobbiamo evidenziare la prestazione di Gabriel Aubry, nuova recluta del PR1 Mathiasen per questa campagna americana, e che è regolarmente salito alla ribalta della categoria, ora governata da un Balance of Performance diverso da quello del DPi. Il francese ha completato il suo miglior giro in 1’35”930.

La Corvette lascia Daytona con il miglior tempo in GTLM, a gennaio Magnussen piazzando la #7 C3.R al comando in 1’42″651. Su questa Roar il marchio americano è sempre stato protagonista, alternandosi alle Ford GT del Chip Ganassi Racing (dove Sébastien Bourdais était de la partie) et les deux Porsche 911 RSR officielles des équipages Jaminet – Bamber et Pilet – Makowiecki – Tandy.

I concorrenti della GTD avevano lasciato la pista alle altre categorie alla fine della giornata di sabato, essendo stati assegnati solo due giorni alla GT3 per questo Roar.

Prove di classifica 7

 

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