Come ogni giorno, davanti ai cancelli in fondo a via Gilles Villeneuve, un manipolo di fedeli Ferrari. Non ci sono però festeggiamenti nel santuario di Fiorano in questi ultimi giorni di febbraio. È la calma prima della tempesta. L'SF-23 attende l'inizio della stagione F1 in Bahrain, e la Hypercar 499P è appena tornata da un ultimo test a Monza prima del primo round del WEC, 17 marzo a Sebring, in Florida. Una data che Antonello Coletta ha cerchiato in rosso nella sua agenda.
Signor Coletta, 50 anni fa, la sera del 21 luglio 1973, la Scuderia spegneva i riflettori sulla categoria regina delResistenza. Qual è lo stato d'animo generale due settimane prima di riaccenderlo?
L'impazienza vince! È un momento che aspettavamo da molto tempo, e più ci avviciniamo al D-Day, più l'attesa diventa insopportabile. E non è solo per la Ferrari il momento è storico, ma anche per il Campionato Mondiale Endurance. Membri della Scuderia, piloti, partner, abbiamo tutti gli occhi incollati al calendario. Ora, se Sebring concentra l'attenzione perché è la gara della rimonta, è anche la prima di un programma che si intende a lungo termine. La Ferrari è impegnata al passo con i tempi con il suo programma WEC, sia nel contesto del campionato del mondo che 24 ore di Le Mans. Il 2023 sarà per noi l’anno delle “prime volte” a tutti i livelli. Siamo gli ultimi ad arrivare sulla linea di partenza e inevitabilmente abbiamo un deficit di “test”. Ci saranno problemi di affidabilità e svantaggi.
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