Makowiecki, Pilet e Porsche vincono la 24 Ore del Nürburgring

Al termine di un'edizione eccezionale, il Manthey Racing, grazie al suo quartetto Frédéric Makowiecki-Patrick Pilet-Richard Lietz-Nick Tandy, ha vinto per la sesta volta la 24 Ore del Nürburgring.

pubblicato 13/05/2018 à 17:38

Villemant

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Makowiecki, Pilet e Porsche vincono la 24 Ore del Nürburgring

Avranno avuto tutto, ieri un gran bel sole e oggi pioggia e nebbia. Tanto che questa mattina la gara è stata interrotta per mancanza di visibilità. Poi alla ripresa, a meno di due ore dalla fine, il duello tra i Porsche 911 RSR n°912 e il Mercedes È tornata in pista la AMG GT3 n°4 di Maro Engel-Adam Christodoulou-Manuel Metzger-Dirk Müller. Nonostante le pessime condizioni atmosferiche, Frédéric Makowiecki ha preso il comando su Adam Christodoulou alla prima curva. Le due vetture si sono toccate due volte, con l'inglese che ha insistito fino al testacoda. Pochi minuti dopo è caduto di nuovo contro la ringhiera, fortunatamente senza danni.

Poi Fred Mako, molto vivace, ha respinto gli attacchi del rivale prima di costruire un vantaggio sempre più comodo e passare, da vincitore, sotto la bandiera a scacchi. Tuttavia, il sodalizio che ha formato con il connazionale Patrick Pilet, l'austriaco Richard Lietz e l'inglese Nick Tandy non è stato lucido, dal momento che ha subito una foratura al primo giro poi ha subito questa mattina uno stop & go di 3'32 per non- rispetto del codice 60. Ma tutti sono stati all'altezza della situazione.

Fred Mako, Patrick Pilet, Nick Tandy e Richard Lietz iscrivono per la prima volta i loro nomi nell'elenco dei vincitori dell'evento. Manthey Racing firma il suo sesto successo, il primo dal 2011. Da notare che a poco più di un mese dalla 24 ore di Le Mans, i primi tre nominati sono in buon momento poiché hanno già vinto la 12 Ore di Sebring in GTLM a metà marzo.

Da tempo la vittoria era promessa alla vettura gemella, la 911 RSR n. 911 di Romain Dumas-Kévin Estre-Laurens Vanthoor-Earl Bamber, che partiva dalla pole position e si staccava rapidamente dalla concorrenza. Ma durante la notte, dopo aver sorpassato un ritardatario, lo sfortunato Alésien si ritrovò passeggero a bordo della sua cavalcatura, su una pista cosparsa di sabbia destinata ad assorbire le tracce d'olio rimaste sull'asfalto. Il tipo di incidente che può accadere solo alla 24 Ore del Nürburgring, una gara con i suoi codici.

Altro incidente da segnalare, quello di Dries Vanthoor su un'Audi R8 LMS del Team WRT. Dopo essere scivolato tra due vetture che procedevano a passo ridotto, per non dire lento, il belga è andato a finire la sua corsa sui binari.

Ancora una volta il Nordschleife ha dimostrato di meritarsi il soprannome di inferno verde. E in queste condizioni, la magia del mago Olaf Manthey, alias il Mago dell'Anello, ha colpito ancora.

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