Tiago Monteiro: “Sta a me giocarci dall'inizio”

Non sei abituato a rimanere inattivo per così tanto tempo. Cosa fai quest'inverno?

È vero che è la prima volta in 24 anni di carriera che non guidiamo da così tanto tempo. Ho molte attività qua e là, quindi non sono come alcuni piloti che tendono ad annoiarsi. Non vedo il tempo che passa.

Sapevi già molto presto che il tuo programma sportivo con la Honda era stato rinnovato. Rassicurante?

Se ne parla già da settembre. È un continuo interrogarsi, a volte firmiamo contratti biennali, ma il più delle volte li rinnoviamo anno dopo anno. È bello quando lo sappiamo presto. Sono felice di continuare a far parte di questa avventura, questa sarà la mia decima stagione con la Honda. Il mio rapporto con il marchio va oltre le corse. Sono un ambasciatore globale, sono presente alle presentazioni di nuove auto, partecipo allo sviluppo di modelli da corsa, ecc.

Il tuo programma non prevede solo il WTCR, correrai anche la 24 Ore del Nürburgring?

Sì, e questo programma con la Civic TCR iscritta alla 24 Ore del Nürburgring lo desidero più di ogni altra cosa. Sono due anni che vinciamo la nostra classe.

Questo legame è tanto più forte in quanto il marchio non ti ha mai lasciato andare dopo il tuo grave incidente nel 2017...

Questo è stato molto importante per il mio recupero dal punto di vista psicologico. Fin dall'inizio del mio recupero, i funzionari Honda mi hanno assicurato il loro sostegno. I dirigenti del marchio sono venuti dal Giappone per vedermi in Portogallo con questo messaggio di rassicurazione. Ti senti pronto a fare qualsiasi cosa pur di tornare. Ho ricevuto aiuto da specialisti che sono venuti al mio capezzale grazie a loro. L'offerta mi è stata fatta sia che guidi o meno, in modo da restare con il marchio. Non l'ho mai detto prima, ma l'anno in cui sono tornato, il 2019, ho ricevuto due offerte molto serie da altri marchi. Per rispetto e amore per la Honda ho deciso di restare, era il minimo che potessi fare. Se riesco a finire la mia carriera in Honda, lo farò.

Trovate l'intera intervista in AUTOhebdo n. 2298, disponibile in versione digitale e in edicola.