Nathanaël Berthon: “Una grande prova di fiducia da parte di Audi”

Dopo una grande stagione WTCR 2020 segnata da una vittoria e tre pole position con Comtoyou Racing, consideri questo impegno da parte di Audi come una ricompensa?

Il lavoro con Audi è iniziato lo scorso anno. Anche se era una vecchia signora, da allora l'Audi RS3 è stata sviluppata e siamo riusciti a ottenere il massimo dal pacchetto. Grazie ad un vero lavoro di squadra – tra pilota, ingegneri e meccanici – abbiamo creato una grande osmosi all’interno di Comtoyou Racing. Con Audi hanno voluto mantenere questo modello che ha funzionato molto bene nel 2020. Durante la mia carriera avevo già avuto diverse opportunità (entrare nelle fila di un grande produttore, ndr) ma non si è mai concretizzata. Ero un po’ insoddisfatto, perché so di essere capace di grandi cose. Si tratta quindi di un grande riconoscimento e di una grande prova di fiducia da parte di Audi. Spero che mi verranno affidate altre cose in futuro. Naturalmente ho informato Audi del mio desiderio di partecipare nuovamente con loro al 24 ore di Le Mans (nel 2023. ndr). Ma una cosa alla volta. Voglio prima fare un buon lavoro nel WTCR.

Questo significa che potresti partecipare ad altre gare con l'Audi? 

Potrebbero esserci altre gare in altre discipline, ma la mia priorità è il WTCR. C'è, ad esempio, un conflitto di date tra la 24 Ore di Spa e un round del WTCR (ad Adria, in Italia, il fine settimana del 31 luglio-1 agosto. ndr). Non sacrificherò la mia stagione per andare a correre in Belgio. Ma se ci saranno altre opportunità, sono pronto. 

Diventare pilota ufficiale, a 31 anni, cosa significa?

Devo ammettere che è molto gratificante. Ciò significa che le mie qualità di pilota e sviluppatore vengono riconosciute. Mi piace molto lo sviluppo. Quest'anno abbiamo una nuova macchina: la RS 3 LMS e parte del suo sviluppo è affidato a me.

Trovate l'intera intervista in AUTOhebdo n. 2302, disponibile in versione digitale e in edicola.