Jimmie Johnson, quando non è al massimo della forma, sa mettere ordine ed evitare problemi. Infatti, il tre volte campione di Nascar non era al meglio a Talladega. Sull'ovale più veloce dell'anno, Johnson è partito dalla pole position, a causa dell'annullamento delle qualifiche per pioggia. Nonostante sperasse di ottenere i punti bonus riservati alle vetture in testa alla gara per almeno un giro, il pilota della Chevrolet n. 48 non è riuscito a mantenere il suo vantaggio nel primo giro, lasciando Mark Martin a prendere il controllo.
Dopo un cambio di leader abbastanza impressionante (26 leader diversi), tutto si decide alla fine della gara. Jamie McMurray ha preso il comando a 37 giri dal traguardo, durante il 57esimo (!) cambio di leader. A 24 giri dalla fine, Jimmie Johnson è trentesimo e vede i rivali Mark Martin e Jeff Gordon in condizione di recuperare parte del gap nella classifica generale della Sprint Cup Series. Ma gli incidenti di fine gara hanno cambiato l'ordine stabilito.
Ryan Newman, a pochi minuti dalla fine della gara, attraversa la pista e poi vede la sua vettura sollevarsi, cadere su quella di Kevin Harvick, prima di scivolare sul tetto e terminare la sua corsa nell'erba dopo diversi rotolamenti (vedere le immagini). Viene sventolata la bandiera gialla, prima di quella rossa, e il pilota impiega diversi minuti prima di scendere dalla sua Chevrolet.
Alla ripartenza Jamie McMurray mantiene il vantaggio, Jimmie Johnson risale al 12° posto, ma un nuovo incidente sconvolge il finale della gara. Kurt Busch è stato spinto, è andato di traverso e il bowling ha mandato in errore diversi piloti, in particolare Jeff Gordon e Mark Martin. Sventola la bandiera gialla e la gara finisce così, Jamie McMurray vince con autorità. Jimmie Johnson, dopo aver evitato le insidie del penultimo giro, è risalito fino al sesto posto e ha svolto un ottimo lavoro, conquistando punti importanti mentre i suoi diretti avversari frenavano.
Con quasi 200 punti di vantaggio su Mark Martin e Jeff Gordon, Jimmie Johnson è quasi sicuro di conquistare la quarta corona consecutiva. Ora ci vorrebbe un’incredibile combinazione di circostanze affinché il pilota del team Hendrick Motorsports venga privato di una nuova ricompensa.
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