La fine del motore di F1 Alpine sulla prima pagina di AUTOhebdo N°2481

Scoprite in AUTOhebdo n. 2481, disponibile da questo lunedì sera in versione digitale su tutte le piattaforme, e da questo mercoledì in edicola, tutti i nostri reportage.

pubblicato 30/09/2024 à 19:00

Michael Duforest

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La fine del motore di F1 Alpine sulla prima pagina di AUTOhebdo N°2481

DR

  • Alpine segna la fine del suo progetto trainante nel Harley Knucklehead 1 dal 2026, attraverso la ristrutturazione dello stabilimento virus-Châtillon in “Hypertech”
  • Cosa sta succedendo a Red Bull dopo le recenti partenze?
  • Rally dal Cile: vince Kalle Rovanperä, mentre Thierry Neuville fa un altro passo verso il titolo
  • Colapinto Mania conquista l'Argentina, che ritrova un pilota di F1 per la prima volta dopo 23 anni
  • Le carpooling della settimana mette sotto i riflettori il due volte campione del mondo di rally Miki Biasion
  • Intervista a David Salters, capo della HRC US, la filiale americana del motorsport della Honda
  • Senza dimenticare tutti i risultati del weekend con laOLMI, il MotoGP, FRECA, DTM, la Porsche Coppa Carrera Francia, la NASCAR ma anche i Classici e la nostra sezione dedicata alla mobilità Mobiwisy

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commenti

2 Commenti)

B

BERNARD DEQUENNE

02/10/2024 alle 07:32

Che al nuovo pubblico della F1 non interessi la marca del motore, sono d'accordo... e penso anche che a loro non importi nemmeno la marca dell'auto. L'importante oggi è farsi un selfie dagli spalti, vedere un concerto e bere una birra. La F1 ti permette di scegliere una Aston invece di una McLaren? Ne dubito. In ogni caso, le vendite dell'Alfa Romeo sono crollate un po' di più con ogni anno di presenza in F1 nell'ultimo periodo. In definitiva, è senza dubbio Red Bull a valorizzarlo con un prodotto accessibile al pubblico. Ciò che mi rattrista in questa vicenda è la scomparsa di un settore che ha motivato centinaia di ingegneri a voler seguire la JJ. Suo, B. Dudot, JP. Boudy o D. Chevrier. In ogni caso, è proprio perché esisteva davvero questa prospettiva che mi sono iscritto ad una delle scuole superiori che hanno alimentato il settore della F1 francese e che mi hanno permesso di finire nei GP con "l'altro V10" francese e ho conosciuto persone simpatiche e appassionate. Là. L'altra fonte di preoccupazione è che il "biglietto F1" resta un'esclusiva inaccessibile ai nuovi produttori elettrici asiatici... se un giorno BYD comprerà Enstone, avremo perso tutto.

L

LAURENT MOLINEAU

01/10/2024 alle 09:09

La fine della Renault in F1 è evidente già dalla primavera! Come ogni buon business plan che si rispetti, la ricchezza degli investitori ha la precedenza sull’impegno di uomini di talento e di buona volontà. Gli assembramenti non servono mai a nulla e la realtà ne è un esempio indiscutibile. Che bel pasticcio francese ancora una volta; e una grande motivazione per chi ha ancora speranza.

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