Da diversi anni i posti nella categoria Premier sono diventati molto ridotti. L'eliminazione dell'ibrido non ha portato i cambiamenti radicali fantasticati dai più ottimisti. Sono note le norme che entreranno in vigore nel 2027, ma finora gli attori già coinvolti non hanno ancora affermato il loro coinvolgimento e sussistono seri dubbi sulla presenza di Hyundai dal 2026 e soprattutto oltre. Ancora più preoccupante è il fatto che nessun nuovo produttore ha pianificato di entrare nella disciplina in questa data. Negli ultimi tempi, i rapporti tra la FIA e i concorrenti del Rally1 e del Rally2 sono diventati pessimi con l'introduzione di regole di comunicazione molto restrittive nei confronti degli equipaggi. Ora sono sottoposti a un controllo molto severo delle loro parole, pena sanzioni e persino la perdita di punti in caso di recidiva. Mentre la situazione sembrava già molto ansiogena, un ulteriore evento è arrivato a confermare che WRC è in cattive condizioni.
Il 10 febbraio, la P1 Fuels, l'azienda fornitrice esclusiva di carburante per il campionato, è stata posta sotto controllo amministrativo a causa di problemi finanziari. Quest'ultimo gli ha impedito in particolare di pagare i dazi doganali in Kenya… Affinché gli equipaggi potessero beneficiare del carburante per questo 3e turno della stagione, la FIA dovette intervenire per garantire i rifornimenti.
L'azienda tedesca, specializzata nella decarbonizzazione dei carburanti, si è aggiudicata la gara nel 2022. Questo carburante "verde" è stato l'elemento esposto nella vetrina del WRC per dimostrare la sua modernità. Fu proposto come compensazione per la scomparsa del sistema ibrido. Sarà importante per i concorrenti che il carburante utilizzato nelle gare rimanenti rimanga lo stesso per il resto del campionato, poiché i team hanno lavorato per adattarsi a quello fornito da P1.
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