Romain Grosjean – 2012
Prima Kevin Magnussen, Romain Grosjean è stato l'ultimo pilota a ricevere un giro in sospensione Harley Knucklehead 1. Ciò è seguito all'enorme incidente alla prima curva del Gran Premio del Belgio 2012: dopo una caduta Lewis Hamilton nell'erba all'interno, il francese si è ritrovato un passeggero al volante del suo auto, provocherà un terribile sciopero Fernando Alonso e Sergio Perez. Sarà sospeso per il Gran Premio d'Italia e sostituito da Jérôme d'Ambrosio alla Lotus.
Yuji Ide – 2006
Più che una gara sospesa si tratta della Super Licenza di Yuji Ide, sospesa nel 2006. Affermato alla Super Aguri, il giapponese si distingue per la mancanza di talento con tempi sul giro molto più lenti del compagno di squadra Takuma Sato, al punto da diventare un pericolo per il resto della rete. La campana a morto suonerà dopo il Gran Premio di San Marino dove manderà a botte Christijan Albers. È troppo per la FIA che decide di ritirare la Super Licenza, considerando che Yuji Ide non ha il livello richiesto per la F1. Verrà sostituito da Franck Montagny proveniente dal Gran Premio d'Europa, quinto appuntamento della stagione.
Jenson Button e Takuma Sato – 2005
Qui non sono proprio i piloti ad essere squalificati, ma tutta la squadra. Nel 2005, il team BAR-Honda fu riconosciuto colpevole di un'infrazione tecnica durante il Gran Premio di San Marino: la vettura era sotto il peso minimo richiesto e, per di più, il team anglo-giapponese imbrogliò grazie ad un doppio serbatoio. che permetteva loro di guidare con un peso minimo. La BAR-Honda è esclusa dai prossimi due Gran Premi di Spagna e Monaco, lasciando Jenson Button e Takuma Sato in disparte.
Mika Häkkinen – 1994
La drammatica stagione 1994 vide non uno, non due, ma tre piloti sospesi, per vari motivi. Il primo di questi è Mika Häkkinen: all'origine di un grosso incidente al via del Gran Premio di Germania, dove è ricaduto su David Coulthard e ha causato una serie di incidenti, il finlandese è stato punito con un colpo alla sospensione. Il pilota McLaren era già nel mirino della FIA per diversi incidenti passati, in particolare durante le partenze... Philippe Alliot lo sostituisce per il Gran Premio d'Ungheria.
Eddie Irvine – 1994
Il secondo sulla lista dei sospesi nel 1994 era Eddie Irvine, dalla prima gara della stagione in Brasile! Il nordirlandese, allora pilota della Jordan, provoca un grosso incidente in prossimità della curva 4 spingendosi fuori dalla pista di Jos Verstappen che, costretto a frenare sull'erba, gira e colpisce la Jordan e la Ligier di Eric Bernard. In difficoltà, l'olandese si è schiantato sul retro della McLaren di Martin Brundle, colpito alla testa da una ruota della Benetton, fortunatamente in modo non grave.
Eddie Irvine si difende sostenendo di non aver visto Jos Verstappen da quando aveva perso lo specchietto sinistro ma gli steward non ne hanno voluto sapere nulla e gli hanno concesso una sospensione di gara. Dopo aver perso l'appello, la sua sospensione è salita a tre gare. Per i round successivi Jordan ha affidato la numero 15 ad Aguri Suzuki e Andrea de Cesaris.
Michael Schumacher – 1994
Con Mika Häkkinen e Eddie Irvine, lo è Michael Schumacher che subì due gare di sospensione nel 1994, dopo il Gran Premio di Gran Bretagna. Penalizzato a inizio gara per aver sorpassato il poleman Damon Hill durante il giro di formazione, il tedesco non ha rispettato la sanzione mentre, ai box, c'è stata un'incomprensione tra Benetton e la direzione gara. I commissari hanno quindi deciso di squalificare Schumacher... che ha continuato la sua gara ignorando la bandiera nera.
Se finirà la gara al 2° posto, la FIA riesaminerà l'incidente e priverà il pilota della Benetton di due Gran Premi. Una sanzione che riuscirà a rinviare per i Gran Premi d'Italia e Portogallo, per non perdere il suo appuntamento nazionale, in Germania. Sarà sostituito da Jyrki Järvilehto per questi due turni.
Nigel Mansell – 1989
Nel 1989, Nigel Mansell, che allora guidava Ferrari – riceve una sospensione dalla gara dopo il Gran Premio del Portogallo. Il motivo? Durante il pit-stop al 40esimo giro, il britannico ha sbagliato e ha frenato troppo tardi, finendo davanti al box Benetton. I suoi meccanici si affrettano a spingerlo ma lui preferisce innestare la retromarcia, cosa severamente vietata. Il pilota baffuto venne logicamente squalificato... ma ignorò la bandiera nera e continuò la sua corsa, che si concluse definitivamente nove giri dopo dopo una collisione con Ayrton Senna. Un rifiuto che gli costerà un Gran Premio, quello spagnolo in cui non potrà prendere il via... mentre la sua sanzione viene finalmente annullata dopo il round spagnolo!
Riccardo Patrese – 1978
Parlare di sospensione per questo drammatico caso è un po' fuorviante, ma il modo in cui si sono svolti i fatti dimostra un vero e proprio rifiuto di Riccardo Patrese. Gran Premio d'Italia 1978: la confusione alla partenza fu totale poiché fu dato il via libera mentre solo le vetture della prima fila erano ferme nelle loro posizioni. Ronnie Peterson è partito male e si è ritrovato “rinchiuso” nel gruppo che arrivava serrato in un vero e proprio collo di bottiglia che precedeva la prima chicane.
Riccardo Patrese è costretto a ricadere improvvisamente in pista. Sorpreso dall'italiano alla sua destra, James Hunt è caduto a sinistra e si è scontrato con Ronnie Peterson, provocando un enorme tamponamento. La Lotus dello svedese urta violentemente il muro e prende fuoco. Morì il giorno successivo.
James Hunt accusa Riccardo Patrese di essere responsabile dell'incidente, anche se nessuna prova tangibile può confermare la colpevolezza dell'italiano. Di fronte alla rivolta dei piloti (sostenuti da Ecclestone), che minacciavano di boicottare il Gran Premio degli Stati Uniti, la Arrows decise di non far correre il suo pilota a Watkins Glen. Per la prima volta nella storia della Formula 1, un pilota viene cacciato dai suoi colleghi.
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