Mai veramente in corsa per la pole ma sempre ben piazzato per tutto il weekend, in un range tra i 2 ed i 6/10 rispetto al compagno di squadra, Carlos Sainz non ha toccato il fondo questo sabato dopo le qualifiche. Il concorrente quale è, sempre molto cerebrale e di buon umore, ovviamente non si aspettava nemmeno di ottenere un posto tra i primi 3, vista la sua generale mancanza di disinvoltura su una pista che non gli si addiceva molto dall'inizio della sua carriera, lui che fino ad allora non aveva mai fatto meglio del 4° posto in griglia.
“È una delle mie piste peggiori, e senza dubbio la migliore di Charles, quindi sono già felice di essere terzo e di avere una buona posizione per domenica. Devo migliorare ulteriormente le cose in qualifica, per fermare la macchina in modo più efficace durante le frenate lunghe. Qui è tutta una questione di fiducia nel frenare 3 o 3 metri in più, e sono questi metri che qui sono fondamentali. È strano perché mi sono sempre comportato bene sui circuiti cittadini come Monaco o Singapore, ma Baku, anche dopo 4 anni di F1, non è uno di questi. Ogni volta che vengo lì cerco di migliorare e di trovare dei parametri di riferimento nella guida, ma non è una buona idea”.
Dopo essere stato costretto a osservare la celebrazione di Charles Leclerc con i tifosi a Monza dopo la vittoria di due settimane fa, Carlos Sainz ha visto il compagno di squadra festeggiare la terza pole position quest'anno con il team, la quarta in carriera su questo tracciato azero. Sempre volentieri loquace in conferenza stampa, anche nei momenti più difficili, lo spagnolo ha reso omaggio all'amico monegasco con grande classe, ammettendo di aver studiato i suoi dati per provare ad andare più forte qui.
“Ovviamente guardo i dati di Charles e questi sono le frenate (che fanno la differenza), infilato il madrileno. Qui tutto ruota attorno a questo. Devi fermare la macchina il più tardi possibile, fidati auto riguardo al fatto che girerà bene in curva, ed è qui che lui (Leclerc) eccelle di più. Ed è a suo agio fin dal primo giro delle prove libere 1”. Le forti doti di frenata del monegasco gli danno un netto vantaggio sulla concorrenza, lui che aveva già conquistato la pole nel 2021, pur non beneficiando affatto della vettura più veloce, nemmeno sul giro secco.
Leclerc non ha la ricetta magica
“Non è la mia migliore pole qui, probabilmente quella del 2021 è stata ancora migliore perché eravamo in un anno difficile e lottavamo spesso per il 9° posto, quindi la pole è stata speciale, Leclerc ha testimoniato da parte sua. Comunque è stata una corsa molto bella. Per qualche ragione, nel corso degli anni non ho notato grandi cali di prestazioni tra i miei giri qui. Sembra che io sia molto coerente qui, ma non ho una risposta magica o una spiegazione per questo. Mi piace il ritmo di questo circuito. Ogni giro che ho fatto qui dalle FP1 è stato buono fin dall’inizio e il bilanciamento era buono.
Resta solo un obiettivo da raggiungere per Leclerc a Baku, quello di ottenere finalmente la sua prima vittoria, dopo aver fallito i primi tre tentativi. Questa volta, il suo Ferrari sembra adatto tanto alle qualifiche quanto alle gare, se non di più alle gare. Allora perché non immaginare un lieto fine per il monegasco, finalmente? Una vittoria a Baku gli permetterebbe di vincere lo stesso anno sui tre circuiti in cui sembra più a suo agio (Monza, Monaco, Baku). E con il suo terzo posto in griglia, forse Carlos Sainz potrebbe dare il suo contributo Oscar Piastri ? Rispondi domenica, intorno alle 13:XNUMX!
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Yves-Henri RANDIER
14/09/2024 alle 05:57
Co... i cojones faranno sempre la differenza! Ed è più desiderabile del DRS