Chi avrebbe potuto prevedere una gara del genere? Mentre Jak Crawford (DAMS) si dirigeva verso la vittoria in volata davanti a Luke Browning (Hitech) e Leonardo Fornaroli (Invicta), la safety car è entrata in pista e ha cambiato tutto al 18° giro su 26.
Partito dalla seconda fila, Crawford ha fatto un'ottima partenza, così come Luke Browning, partito al suo fianco. Il pilota britannico della Hitech ha preso il comando, superando Leonardo Fornaroli (Invicta) e Joshua Dürksen (AIX), così come Jak Crawford. L'americano ha atteso fino al quarto round per lanciare il suo attacco a Luke Browning e passare in vantaggio. Nonostante sia rimasto in vetta alla classifica per tutta la gara, il britannico non è mai riuscito a riprendere la testa della gara fino all'entrata in pista della safety car.
La prima curva ha causato danni alla Prema: Gabriele Minì e Sebastian Montoya si sono scontrati e l'italiano è stato costretto al ritiro al 18° giro, costringendo all'ingresso della Safety Car, che ha consentito ad alcuni piloti di passare dalla pit lane per montare le gomme morbide.
Non c'era quindi più alcuna speranza per i leader che, a fine stagione, erano rimasti in pista con gomme dure. I piloti che si erano fermati ai box tornarono indietro come frecce, guidati da Richard Verschoor, che vinse inghiottendo uno dopo l'altro i suoi avversari. Autore del suo quinto successo in F2, l'esperto pilota olandese è davanti ad Alex Dunne (Rodin).
Lindblad e Mini, vittime della prima svolta
Il protetto di McLaren, partito 19° dopo una penalità di 13 posizioni in griglia, ha adottato una strategia vincente fermandosi ai box, risalendo in classifica e riprendendo la testa della classifica da Luke Browning. L'altra bella sorpresa arriva dal messicano Rafael Villagómez (VAR), che sale sul suo primo podio in F2 dopo essere partito... 22° e ultimo!
La gara è stata meno fortunata per il giovane più veloce in qualifica. Arvid Lindblad (Campos), il secondo più giovane pole-sitter della storia a 17 anni, è stato fatto girare da Richard Verschoor (MP Motorsport) dopo un attacco del vincitore alla prima curva del 14° giro.
Nonostante sia riuscito a ripartire, Lindblad è sceso al nono posto e avrebbe potuto finire molto più indietro senza la safety car. Anche Victor Martins (ART GP) è rientrato ai box per provare a ribaltare una gara iniziata male, dopo una brutta partenza che lo aveva relegato intorno al 9° posto, da dove era partito.
Il francese è riuscito a risalire fino al sesto posto grazie alle gomme morbide, ma un piccolo errore lo ha privato del podio mentre tallonava Alex Dunne, prima di andare largo alla penultima curva. L'altro pilota francese, Sami Meguetounif (Trident), è arrivato 6° e non ha conquistato punti.
Formula 2 – Barcellona
La classifica della gara sprint
Hilton Leon
31/05/2025 alle 05:10
Martins è sempre e comunque deludente.