Nel corso degli anni il sistema di qualificazione della Indy 500 ha subito molti cambiamenti, ma è sempre incentrato su un concetto chiave. Una manche di qualificazione è composta da quattro giri, ovvero dieci miglia (sedici chilometri). Per conoscere la posizione di ogni vettura sulla griglia di partenza è determinante il tempo totale della corsa. Ecco perché dall'altra parte dell'Atlantico si parla di velocità media sui quattro giri, un dato che mostra più chiaramente le variazioni di ritmo tra ogni giro e tra ogni concorrente.
Questo sabato, una prima fase rivelerà i piloti dalla 13a alla 30a posizione sulla griglia di partenza per la gara del 25 maggio. I primi dodici, così come gli ultimi quattro, dovranno tornare in pista per qualificarsi domenica. A partire dalle 17:23. Sabato, alle ore 50:34 di oggi (ora francese), i piloti partiranno uno dopo l'altro per il loro giro di quattro giri, in un ordine determinato da un'estrazione a sorte che avrà luogo venerdì. Una volta superata l'intera linea, la pista rimane aperta fino alle XNUMX:XNUMX. per chiunque voglia riprovare a qualificarsi per migliorare la propria posizione. Verranno create due code alla fine della pit lane: la prima sarà per i piloti che vorranno rientrare in pista senza perdere il tempo già registrato. Se la loro nuova corsa è più lunga, mantengono il tempo della loro corsa migliore e quindi non cambiano posizione. La seconda riga consente ai piloti di cancellare il loro tempo, rischiando però di ritrovarsi più in basso se non migliorano. O peggio, in XNUMXa posizione se dovessero finire contro il muro.
L'ordine di passaggio è determinato dalle posizioni nelle diverse linee. Infatti, la seconda fila, quella in cui i piloti corrono i maggiori rischi, dovrà essere svuotata prima di passare alla prima fila. Se i piloti si presentano sempre in seconda fila, quelli in prima fila potrebbero non avere mai l'opportunità di provare a migliorare il loro tempo. Esattamente alle 23, si udì un colpo di pistola. Se un'auto è in pista, può terminare la sua corsa, ma sarà comunque l'ultima della giornata. I piloti dalla posizione 50 alla 13 si qualificano per la Indy 30 e conoscono la loro posizione di partenza.
Una domenica tesa
Il giorno dopo, alle 22:05, inizia la fase “Fast 12”. I dodici piloti più veloci del giorno precedente sono partiti uno alla volta, in ordine inverso rispetto ai risultati del sabato, dal dodicesimo al primo. Hanno a disposizione una sola manche, dopo la quale i primi sei si qualificano per la "Fast 6", mentre gli altri occuperanno le posizioni dalla 7 alla 12 sulla griglia di partenza. Poi è il momento delle ultime qualificazioni. Alle 23 sono partiti i quattro piloti più lenti del sabato, sempre in ordine inverso rispetto alla classifica. Una volta completate le quattro manche, hanno tempo fino a 15:0 minuti per tentare altre manche. Una volta scaduto il tempo, i tre piloti più veloci si qualificano per l'ultima fila della Indy 15; l'ultimo pilota non parteciperà al leggendario evento.
La Fast 0 inizierà alle 25:6, in ordine inverso rispetto ai risultati della Fast 12. Il pilota più veloce si aggiudica la pole position alla 500 Miglia di Indianapolis e l'assegno da 100 dollari che la accompagna. Questo sistema potrebbe sembrare un grattacapo, ma poiché i giri di qualificazione per la Indy 000 sono tra i più difficili per i piloti, poiché sono al limite, vederli sfiorare i limiti più volte durante il weekend è un'esperienza da non perdere!
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