I giorni passano e le presentazioni dei percorsi si susseguono con costante costanza. Finora solo gli organizzatori sardi hanno deciso di rompere gli schemi e di orientarsi verso un programma diverso. Per scoprire se questo sarà vantaggioso per l"attrazione di WRC, dovremo osservare l'andamento dell'incontro italiano. Intanto, dopo Polonia e Lettonia (che avrebbero potuto sfruttare l'occasione per impostare una due giorni sprint), si svela a sua volta l'Acropoli.
Ritornato nel calendario WRC nel 2021, il round ellenico propone 303,23 chilometri cronometrati distribuiti su 15 prove speciali. Le tratte più famose (Tarzan, Dafni, Thiva, Aghii Theodori, ecc.) sono ancora presenti nel menù dei festeggiamenti in una distribuzione classica ripartita su tre giorni con la notevole assenza del passaggio per Atene.
Nelle ultime tre edizioni era stata allestita una superspeciale nella Capitale, prima nelle strade (2021), poi allo Stadio Olimpico (2022) e infine in riva al mare (2023). Dato il relativo successo della partenza ufficiale nei pressi dell'Acropoli, gli organizzatori hanno deciso di evitarla. Se nessuno si lamenta dell’eliminazione di questo estenuante viaggio di andata e ritorno Lamia-Atene, non dovremmo rammaricarci che il rallye taglia completamente il collegamento con un comune di 640 abitanti? Per attirare nuovi tifosi, il WRC non dovrebbe trovare soluzioni per avvicinarsi a loro? Ci saranno cose da dire anche su sabato.
Dopo un venerdì selettivo nei pressi di Lamia (210 km a nord-ovest di Atene) dove sarà situato il parco assistenza, i concorrenti si dirigeranno a Loutraki. Questa tappa farà rabbrividire, perché gli equipaggi percorreranno 696,62 km tra la partenza dal parco chiuso alle 6:15 e il ritorno alle 19:20 con soli 115,62 km contro il tempo, 6 PS e nessuna assistenza. In confronto, i 53,65 km divisi in 3 tronconi della domenica non appaiono un po' leggeri vista la distribuzione dei punti che li penalizza?
Creare un itinerario capace di soddisfare tutte le parti è sicuramente un esercizio difficile. Ci sono molti parametri da tenere in considerazione. Sebbene l’allentamento delle regole possa comportare una maggiore diversità, non vi è alcuna garanzia che ciò vada a beneficio del WRC.
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