Se l' Dorna ha annunciato questa settimana che il Gran Premio del Kazakistan, originariamente previsto dal 14 al 16 giugno, sarà rinviato, l'organo di governo del MotoGP non ha specificato in quali date. Un dilemma difficile a causa della mancanza di flessibilità in un programma già sovraccarico. L’occasione per guardare alle poche ipotesi possibili.
Un rinvio nella seconda parte della stagione
Se questa soluzione sembra la più logica, è senza dubbio la meno ovvia. Sette dei nove weekend che compongono i mesi di settembre e ottobre ospitano già un Gran Premio della MotoGP, e collocare il GP del Kazakistan in una delle due settimane libere, ovvero quella del 15 settembre, o del 13 ottobre, genererebbe nel primo caso una sequenza di sei gare, e sette nella seconda.
Due scenari che vedrebbero la MotoGP fermarsi a Sokol o tra San Marino e India, oppure tra Giappone e Australia, e che quindi sono già da escludere vista l'impossibilità per i team di trasportare materiale dalle parti opposte del globo in tempi così stretti .
La FIM, l'IRTA e la Dorna Sports comunicano che il #GPdelKazakistan è stato rinviato a più tardi nel 2024 📅
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Più realistico, ma ancora impensabile, il GP del Kazakistan potrebbe essere inserito nel fine settimana del 10 novembre, tra la Malesia e il finale di stagione a Valencia, vedendo la disciplina svolgersi cinque volte in altrettante settimane, e in tre continenti diversi.
Collocare l'evento il 25 agosto, tra il GP di Aragon e il GP d'Austria, comporterebbe una successione di quattro gare. Escluse tutte queste proposte, solo il fine settimana dal 9 all'11 agosto potrebbe rivelarsi ragionevole. In questo caso, dovresti lasciare Silverstone per andare a Sokol, prima di prendere la strada per Spielberg.
Da notare che anche organizzare l'appuntamento dopo la finale di Valencia appare difficile visto il consueto svolgimento dei test di fine stagione sul circuito Ricardo Tormo.
La pausa estiva della MotoGP è stata accorciata
Dall'8 al 31 luglio, tra il Gran Premio di Germania e quello di Gran Bretagna, non è prevista alcuna azione in pista, con il paddock che approfitta della pausa estiva.
Anche se questo prevede già solo tre brevi fine settimana di interruzione, è difficile immaginare che possa essere abbreviato. Da notare che durante questo periodo l'interruzione dei Gran Premi sarà tanto lunga quanto quella tra l'incontro italiano e quello olandese. Diretta conseguenza della cancellazione del GP del Kazakistan nelle date iniziali.
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La cancellazione del Gran Premio
Vista la scarsa flessibilità offerta dal calendario, per le ragioni citate al primo punto, non è da escludere l'annullamento del Gran Premio.
Non ci sorprenderebbe infatti se le due parti non si accordassero sulle poche date in cui ciò è fattibile e se nessun altro evento potesse essere spostato per consentire allo sport di arrivare a Sokol in buone condizioni.
Già cancellata nel 2023 a causa del ritardo accumulato durante i lavori di omologazione, la prima apparizione della MotoGP in Kazakistan potrebbe avvenire nel 2025.
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