Attraversando il traguardo con un ritardo di 37 secondi interi Oscar Piastri, e più di 33 secondi di Lando Norris, in secondo luogo, George Russell ha simboleggiato da solo la mancanza di attenzione dell'intera griglia sul duo di testa. Prima vera vittoria egemonica della stagione, questa non sembrava tale in vista della battaglia tra Max Verstappen e Oscar Piastri ha osservato nei primi turni.
Grazie alla velocità della loro autoe con una manovra notevole di Piastri, i due compagni di squadra superarono l'ostacolo Verstappen, per poi decollare definitivamente. In pieno controllo, il vantaggio dell'MCL39 era tale che il Mercedes Il paragone di George Russell acquista rilevanza con alcune vetture rimaste fuori dalla zona punti alla fine del Gran Premio.
Il ritmo della McLaren diventa sfuggente
Con un ritardo di 37 secondi al traguardo, George Russell era in realtà leggermente più vicino a Isack Hadjar, alle sue spalle – il francese era arrivato undicesimo – che al leader della corsa, Oscar Piastri. Ancora più sorprendente è il fatto che Lando Norris, che in media era nove millesimi di secondo più lento del suo compagno di squadra, avesse comunque un ritmo di 0.680 secondi più veloce di George Russell. Il pilota della Mercedes, nel frattempo, stava guidando mezzo secondo più veloce al giro rispetto aEsteban Ocon, dodicesimo nella manifestazione.
In altre parole, alla fine della gara il ritmo di gara del francese era più vicino a quello di Russell di quanto quest'ultimo non fosse rispetto a quello di Norris. Ponendo le basi per un dominio incontrastato, questo Gran Premio potrebbe non essere poi così assoluto. A Barcellona ci sarà un'ultima speranza per le altre squadre di vedere McLaren regredire o quantomeno ristagnare nei propri sforzi. La FIA ha in programma di introdurre norme più severe per quanto riguarda le ali mobili per questo round, come ultimo tentativo di riequilibrare le forze prima di una seconda metà di stagione ancora molto incerta.
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vincent moyet
10/05/2025 alle 11:44
La McLaren sicuramente sbaraglia la concorrenza, ma ho ancora qualche problema con il principio di cambiare le regole durante la partita. Ma da quando la F1 è stata venduta a interessi finanziari per trasformarla più in uno spettacolo che in uno sport, l'equità è passata in secondo piano...