Forse è proprio questa la cosiddetta fortuna del campione: quella piccola spinta di destino non quantificabile che mette le ali a un atleta pieno di fiducia e lo conduce al trofeo tanto desiderato. Per Oscar Piastri, forse è sotto le palme di Miami che si è giocato il suo primo titolo mondiale. In ogni caso, a fine stagione bisognerà tornare a questo 4 maggio per vedere se i 25 punti conquistati dall'australiano peseranno in modo significativo sulla bilancia nei confronti del compagno di squadra. Lando Norris, a cui domenica sarebbe potuta andare la vittoria. Il britannico sembrava il più veloce dei due sull'immenso parcheggio dei Miami Gardens, trasformato in circuito temporaneo e la cui presenza in calendario era prevista fino al 2041. Tuttavia, le sue ambizioni di vittoria svanirono già dalle prime curve.
Installato in prima linea accanto al giovane padre Max Verstappen (la sua compagna Kelly Piquet ha dato alla luce la loro figlia Lily mercoledì 30 aprile), Lando Norris ha dovuto dimostrare di aver imparato le preziose lezioni apprese dal suo amico e rivale negli ultimi mesi. La prima – che per Verstappen è quasi dogmatica – è chiara: "non attaccare mai dall'esterno". Gli olandesi, abituati alle difese
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