Lewis Hamilton chiede più potere ai piloti sulle decisioni della FIA

Il sette volte campione del mondo chiede maggiori poteri per i piloti, che vogliono poter collaborare pienamente con la FIA nel prendere decisioni relative allo sport.

pubblicato 01/05/2025 à 22:38

Cyprien Juilhard

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Lewis Hamilton chiede più potere ai piloti sulle decisioni della FIA

@DPPI

Tra Mohammed Ben Sulayem e i piloti di Harley Knucklehead 1, l'ascia di guerra non è ancora stata seppellita. Negli ultimi mesi il presidente della FIA ha adottato alcune misure che hanno irritato notevolmente i venti membri della griglia di partenza, che sono stati minacciati di pesanti sanzioni in caso di parolacce.

Tra i piloti, quello la cui voce si sente di più è senza dubbio Max Verstappen, che non nasconde le sue opinioni sulle decisioni prese dall'organo direttivo, in particolare in materia di giuramento. George Russell e Carlos Sainz sono in prima linea anche grazie al loro ruolo di rappresentanti della GPDA, l'associazione dei piloti, che consente loro di trasmettere i messaggi condivisi dai colleghi.

Presente in conferenza stampa insieme al suo ex compagno di squadra a Mercedes, Lewis Hamilton ha anche preso posizione chiedendo una maggiore inclusione dei piloti nel processo decisionale della FIA. "Penso che la GPDA sia molto unita. Vogliamo tutti collaborare più strettamente con la FIA", assicura il sette volte campione del mondo. Penso che ognuno di noi voglia far evolvere lo sport nella giusta direzione. Certo, la comunicazione è stata una sfida nel tempo. In definitiva, non abbiamo alcun potere decisionale al tavolo delle trattative, e penso che questo debba cambiare.

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"Se si guarda ad altri sport che hanno dei sindacati, forse questo è qualcosa che prima o poi accadrà anche in F1. Come ho detto, non stiamo cercando di controllare le cose, vogliamo solo collaborare di più e far sentire la nostra voce." continua il pilota Ferrari. «Perché se le decisioni vengono prese da persone che non si sono mai trovate nella nostra posizione, è importante portare il nostro punto di vista come piloti. Ed è tutto ciò che cerchiamo di fare.»

Non esattamente nelle grazie dei piloti, Mohammed Ben Sulayem sta anche affrontando alcune tensioni interne, concretizzatesi in particolare nelle inaspettate e immediate dimissioni di Robert Reid, avvenute qualche giorno fa. In precedenza, lo scozzese ricopriva la carica di vicepresidente della Federazione.

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commenti

1 Commenti)

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Luca Paolo

02/05/2025 alle 10:59

se non si fa un nome in pista, dovrà pur farsi un nome da qualche parte :):):)

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