Jochen Rindt moriva 54 anni fa, il 5 settembre 1970, durante le prove del Gran Premio d'Italia a Monza. Il 28enne austriaco è stato saldamente leader del campionato con il team Lotus dopo aver ottenuto 5 vittorie di cui 4 consecutive prima di accedere al decimo appuntamento della stagione.
Il pilota del 72C ha perso il controllo del suo auto per un motivo ancora oggi indeterminato e colpì la barriera di sicurezza all'ingresso della Parabolica. La sua morte è stata confermata poche ore dopo. Verrà dichiarato campione postumo con 5 punti di vantaggio su Jacky Ickx un mese dopo, il 4 ottobre 1970.
Jochen Rindt ha disputato 60 Gran Premi e ha ottenuto un totale di 6 vittorie, 10 pole, 13 podi e 3 giri più veloci in gara. Ha giocato per tre squadre. Dopo aver gareggiato nella sua prima gara in F1 nel suo GP nazionale con una Brabham BT11-BRM, passò alla Cooper l'anno successivo dove difese i colori fino al 1967. Ritornato alla Brabham nel 1968, si unì al team Chapman della Lotus di Colin nel 1969.
Se anche l'austriaco si distinse in F2, eccelleva anche in 24 ore di Le Mans vincendo la 33a edizione nel 1965 vincendo con il britannico Masten Gregory su a Ferrari 250 LM del North American Racing Team.
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Favoloso
06/10/2024 alle 01:01
Helmut MARKO ha corso contemporaneamente a RINDT, avendo vinto la 24 Ore di Le Mans nel 1971 con Gijs VAN LENNEP
Stumpfl Tony
05/10/2024 alle 11:24
Errore totale. Per ricevere un titolo devi essere vivo, questa è la base. Assumersi dei rischi e restare in vita è il principio così ovvio che non lo diciamo (come ispirare a vivere). Se lo sarebbe meritato ma restare in vita è l'assioma (proposizione ammessa come ovvia senza prove) del titolo.
Yves-Henri RANDIER
05/09/2024 alle 07:58
Jochen RINDT, l'austriaco che ha aperto la strada a tanti connazionali tra cui Niki LAUDA, Gerhard BERGER senza dimenticare il bravo Doktor Helmooout MARKO