Il BoP: l'elemento che frena le velleità di Mercedes e Verstappen

Nonostante la 24 Ore di Le Mans stia riscuotendo un entusiasmo senza precedenti nella categoria Hypercar, voci esterne alla disciplina si stanno esprimendo contro il Balance of Performance.

pubblicato 24/06/2025 à 15:30

Valentino GLO

  Commenta questo articolo! 4

Il BoP: l'elemento che frena le velleità di Mercedes e Verstappen

Toto Wolff ha un'opinione forte sul BoP - Foto Fabrizio Boldoni / DPPI

Il Balance of Performance (BoP) è un male necessario? Il bilanciamento dei livelli di ogni vettura è emerso con l'avvento della categoria Hypercar. È chiaro che questa decisione, unita a una significativa riduzione dei costi rispetto all'era LMP1, ha permesso al Campionato del Mondo di...Resistenza e 24

Negozio Autohebdo / Saldi Flash

Vedi il negozio

Valentino GLO

Giornalista. Reporter di endurance (WEC, IMSA, ELMS, ALMS) e talvolta F1 o IndyCar.

Questo articolo è riservato agli abbonati.

Ti resta il 95% da scoprire.



Sei già abbonato?
Accedi


  • Fino al -50% di risparmio!
  • Articoli Premium illimitati
  • La rivista digitale dalle 20:XNUMX ogni lunedì
  • Accesso a tutti i numeri dal 2012 sull'app AUTOhebdo

Commenta questo articolo! 4

Leggere anche

commenti

4 Commenti)

DANIEL MEYERS

24/06/2025 alle 07:35

"Basta stabilire un tetto massimo finanziario da non superare", ha perfettamente ragione! Solo che, allo stato attuale delle cose, è impossibile: chi parla di limite massimo di bilancio parla di controllo dei conti. Quando vediamo come la FIA abbia difficoltà a controllare i bilanci in F1, sarebbe necessario controllare anche quelli del WEC!? Quanto all'ACO (legge associativa 1901), è di fatto totalmente incapace di farlo.

2

R

RENE BOZEC

24/06/2025 alle 07:25

Non c'è molta Mercedes nel suo gruppo!

C

Bandiera a scacchi

24/06/2025 alle 06:33

Conoscendo la storia della Mercedes a Le Mans, non si tratta di una grande perdita.

R

RENE BOZEC

24/06/2025 alle 06:02

Va bene, non mi piacciono Toto e la sua cricca.

Scrivi una recensione