Jean-Pierre Beltoise ci lasciava 10 anni fa: uno sguardo alla sua principesca vittoria sotto la pioggia di Monaco

Guidando il mitico giro monegasco dall'inizio alla fine, evolvendosi sotto i capricci del cielo, in mezzo ad un traffico tanto intenso quanto refrattario, Jean-Pierre Beltoise ha ottenuto la sua unica vittoria nel 1972 e si è dimostrato all'altezza del più grande, regalando alla BRM l’ultimo grande successo della sua storia.

pubblicato 05/01/2025 à 14:07

Francois Hurel

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Jean-Pierre Beltoise ci lasciava 10 anni fa: uno sguardo alla sua principesca vittoria sotto la pioggia di Monaco

Per 80 giri, Jean-Pierre Beltoise ha evitato tutte le trappole al volante della sua BRM P160 © DPPI

Quando nell'ottobre del 1971, François Cevert vinse il GP degli Stati Uniti a Watkins Glen (vedi Ah n°2331), tredici anni dopo la vittoria di Maurice Trintignant a Monaco, molti tifosi provarono un sentimento di ingiustizia. Perché dalla metà degli anni Sessanta, il revival francese ha un altro volto: quello di Jean-Pierre Beltoise. Nel momento in cui il suo giovane cognato trionfava (Jean-Pierre aveva sposato Jacqueline Cevert), stava concludendo la stagione più disastrosa della sua carriera. Iniziato con la tragedia della 60 Km di Buenos Aires che costò la vita a Ignazio Giunti, seguito da varie polemiche e sospensioni di patente (vedi Ah n°1000), il suo 2293 non poté essere salvato dai risultati a causa di una Matra MS1971 con potenziale irregolare. Alla Matra, il suo ruolo numero 120 era ora occupato da Chris Amon. Deluso dal

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